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Thailandia, morto un 17enne dopo aver giocato per giorni davanti al computer

Un 17enne della Thailandia è morto dopo che ha passato molte ore a giocare al computer di casa. A scoprire il corpo è stato il padre

Thailandia, morto un 17enne dopo aver giocato per giorni davanti al computer

La notizia choc è stata riportata da Dagospia che racconta la vicenda di una famiglia della Thailandia. A 17 anni si può morire per le ore trascorse davanti al computer? A quanto pare tutto è possibile. Piyawat Harikum, residente a Udon Thani, è stato trovato senza vita dai genitori nella sua stanza da letto. L’unica colpa è quella di aver giocato al PC per giorni durante le vacanze.

La storia è stata ricostruita dal padre del giovane adolescente morto, dopo aver rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa locale. Alla fine delle lezioni di ottobre, il ragazzino ha sfruttato tutto il tempo libero che aveva a disposizione per stare chiuso in stanza e giocare al PC. Restava sveglio la notte, arrivando persino a chiudere le tende per giocare indisturbato. "Gli portavo il cibo in camera – afferma il padre di Piyawat -. Esortavo a prendersi una pausa, a fermarsi, ma lui non riusciva a staccarsi dallo schermo".

Così il lunedì successivo, l’uomo è andato in camera da letto e ha trovato il ragazzo a terra senza vita. A nulla sono bastati i soccorsi: l’adolescente era molto sul colpo a causa di un fatale icuts. E i paramedici hanno affermato che le cause della morte sono dovute alle ore trascorse davanti al computer. "Quando ho visto il suo corpo sotto la scrivania ho cercato di rianimarlo, ma era troppo tardi – continua il genitore –. Mio fio era intelligente ma aveva un grosso problema di dipendenza da gioco. Più volte ho cercato di avvertirlo – aggiunge -. Voglio che la morte di mio figlio sia un esempio e un avvertimento per i genitori. Devono prendere seri provvedimenti e impedire che altri potrebbero fare la sua stessa fine".

Il tragico evento ha sconvolto nel profondo la famiglia della Thailandia.

E la morte del diciassettenne apre una ferita ancora aperta nella società moderna, la quale si interroga su un grave problema che affligge i giovani di oggi: come combattere la dipendenza dalla tecnologica? L’appello del padre di Pyawat è stato ben chiaro, ovvero "prendere seri provvedimenti", e con molti casi di cronaca simili che si rincorrono in un lungo e il largo in giro per web, urgono interventi seri per evitare che altri giovani possano subire lo stesso destino.

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