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Uccide i ladri in casa, il "palo" a processo per omicidio

In Oklahoma, un 23enne reagisce alla rapina e spara agli aggressori. Ma sotto processo andrà la 21enne che li aspettava in auto dopo il colpo

Uccide i ladri in casa, il "palo" a processo per omicidio

Spara a tre ragazzini che vogliono ripulirgli casa, a processo finisce il “palo”. Succede in Oklahoma, negli Stati Uniti dove, per l’omicidio di tre ladri rischia l’imputazione per omicidio una donna di 21 anni accusata di aver organizzato la rapina e di aver preso attivamente parte all’azione.

L’episodio risale alla scorsa settimana ed è avvenuto in un sobborgo della città di Broken Arrow. In tre, due 18enni (Maxwell Cook e Jacob Redfern) insieme a un 16enne (Jakob Woodruff) hanno fatto irruzione nell’abitazione del 23enne Zachary Peters. Indossavano guanti e avevano il visto nascosto da maschere. In testa si erano calati dei cappucci, avevano con sè dei tirapugni e un coltello.

Il padrone di casa, percepito il pericolo, ha imbracciato un fucile mitragliatore Ar-15 e ha aperto il fuoco sugli intrusi, uccidendoli.

Gli investigatori risalgono subito alla donna. La Rodriguez è accusata di aver accompagnato in auto la gang fino all’abitazione di Peters e di aver atteso, in macchina, il loro ritorno. Solo che qualcosa è andato storto dal momento che il 23enne ha reagito e ha tolto la vita ai ladri.

Nella giornata di ieri, gli inquirenti americani hanno deciso di non procedere contro il giovane che ha sparato mortalmente sugli intrusi. Hanno riconosciuto che Zachary Peters ha agito per legittima difesa e la sua condotta ha rispettato quanto previsto dalla legge dello "Stand your ground" che consente ai cittadini di difendersi dalle intrusioni domestiche e di sparare per difendersi, qualora percepiscano di essere in pericolo.

Viceversa, sarà incriminata per i tre omicidi con imputazioni di primo grado, proprio la Rodriguez. Secondo le norme in vigore nello Stato dell’Oklahoma, come ricorda Fox News, chiunque prenda parte a un’azione violenta che finisca nel sangue (a prescindere dal ruolo effettivamente svolto) è imputabile per omicidio.

Qualche giorno prima della formalizzazione della decisione, la Rodriguez aveva detto all’Abc di non sentirsi responsabile per la morte dei tre amici.

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