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Il "vice di Baghdadi" è stato ucciso. ​Ora a confermare la notizia è l'Isis

Il portavoce dei jihadisti annuncia la morte in un attacco aereo americano

Nel fotogramma Tarkhan Batirashvili (a sinistra) e Abu Mohammed al-Adnani (con il volto oscurato)
Nel fotogramma Tarkhan Batirashvili (a sinistra) e Abu Mohammed al-Adnani (con il volto oscurato)

Non è la Casa Bianca, questa volta, a parlare della morte del leader jihadista, ma piuttosto il portavoce del sedicente Stato islamico.

Una conferma importante, quella che arriva in un nuovo messaggio di Abu Mohammed al-Adnani, che dà corpo alla dichiarazione degli americani, che già ad agosto avevano detto di avere ucciso il numero due dell'Isis, Haji Mutaz, in un attacco aereo.

"L'America gioisce per l'uccisione di Abu Mutaz al-Qurashi e la considera una grande vittoria", dice il portavoce dell'Isis nel nuovo messaggio, utilizzando uno dei nomi con cui era conosciuto il vice di al-Baghdadi.

Da Washington parlavano già quest'estate di un attacco messo a segno il 18 agosto, che avrebbe colpito l'uomo, il cui nome all'anagrafe è Fadhil Ahmad al-Hayali, sulla strada che porta verso Mosul, la città che si può considerare come la capitale irachena dell'Isis.

Un portavoce della Casa Bianca aveva sostenuto allora che l'uomo fosse stato ucciso insieme a una seconda persona, identificata come Abu Abdullah, impegnata nella propaganda del gruppo jihadista.

Al-Hayali occupava la posizione più elevata nel quadro di comando iracheno della sigla e gli Stati Uniti lo avevano descritto come una pedina fondamentale impegnata nello spostamento di "grandi quantità di armi, esplosivi, veicoli e persone tra l'Iraq e la Siria". Avevano aggiunto che il suo ruolo era stato fondamentale nel pianificare la conquista di Mosul, nelle mani del gruppo da giugno 2014.

Non era tuttavia la prima volta che gli Stati Uniti davano per spacciato il "vice" di al-Baghdadi, conosciuto anche come Abu Muslim al-Turkmani. A novembre 2014 John Kirby, portavoce del ministero della Difesa, aveva annunciato la sua morte, in quello che si era poi rivelato un errore di identificazione.

Annunci e smentite sulla morte dei vertici dell'Isis sono diventati quasi la norma nella lotta contro il gruppo jihadista. Ne è un esempio l'ultima occasione in cui lo stesso al-Baghdadi è stato dato praticamente per "liquidato", questa domenica, in una notizia poi smentita che parlava di un attacco iracheno al convoglio dove si riteneva viaggiasse il "Califfo".

@ACortellari

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