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Ucraina, prove di disgelo a Est. Ritirati i tank

Ieri Russia, Ucraina, Francia e Germania si sono incontrate per fare il punto sugli accordi di Minsk. Oggi i ribelli di Lugansk iniziano a ritirare le armi

Ucraina, prove di disgelo a Est. Ritirati i tank

L'arrivo dell'autunno porta il disgelo nell'est dell'Ucraina. Secondo i media locali, gli uomini dell'auto-proclamata repubblica di Lugansk hanno iniziato a ritirare le truppe dal confine. "Il ritiro dei carri armati dalla linea di contatto (con le forze ucraine) come previsto dagli accordi di Minsk" dice il leader dei separatisti ad una tv locale. Il ritiro, che rientra negli accordi firmati a Minsk il 12 febbraio scorso, prevede un arretramento di circa 15 chilometri dalla linea del fronte.

Nello specifico Igor Plotnitsky, premier della repubblica di Lugansk, ha firmato un'integrazione alla carta di Minsk con il ritiro non solo dei tank ma anche dell'artiglieria di calibro inferiore ai 100 mm e ai mortai sotto i 120 mm. Il ritiro dei mezzi corazzati avverà già oggi, come spiegato da un portavoce della repubblica: "In primo luogo verranno ritirati i carri armati. Stimiamo che questo verrà completato questo pomeriggio in due fasi".

Il ritiro dei mezzi sarà comunque bilaterale, con l'Ucraina che farà lo stesso nei prossimi giorni. L'accelerata al processo di pace arriva in seguito agli accordi di ieri tenuti in Francia, tra Vladimir Putin, il presidente ucraino Petro Poroshenko, la cancelliera tedesca, Angela Merkel e il padrone di casa Francois Hollande.

L'accordo ha visto Kiev, Donetsk e Luhansk accettato di sottoporsi al controllo dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce) e di ritardare di qualche mese le elezioni per permettere l'invio di osservatori che assicurino la legalità del voto.

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