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Regno Unito, terrorista dell'Isis prende il sussidio pubblico

Il governo di Londra ha assicurato che il terrorista dell’Isis, una volta estradato nel Regno, sarà costretto a “restituire fino all’ultimo penny”

Regno Unito, terrorista dell'Isis prende il sussidio pubblico

Nel Regno Unito sono di recente esplose feroci polemiche dopo la cattura in Siria di un terrorista dell’Isis che avrebbe finora tranquillamente percepito sussidi dalle istituzioni britanniche.

In base a quanto riportano i media inglesi, il soggetto incriminato si chiamerebbe Anouar Haddouchi e sarebbe noto negli ambienti jihadisti con il soprannome ditagliatore di teste di Raqqa, poiché avrebbe decapitato oltre cento persone residenti in tale città controllata dal Califfato nero. Costui, nato in Belgio 35 anni fa, sarebbe stato fatto prigioniero in questi giorni nei pressi di Baghouz, una delle ultime roccheforti islamiste nel Paese del presidente Assad, per mano dei miliziani curdi facenti parte delle Forze Democratiche Siriane.

Sempre a detta degli organi di informazione britannici, Haddouchi si sarebbe trasferito nel 2009 dal Belgio a Birmingham insieme a sua moglie Julie Maes e nella metropoli del Regno avrebbe presentato istanza per l’assegno sociale. Le autorità municipali e il dipartimento statale del Lavoro e della Previdenza avrebbero allora accolto la sua richiesta, erogandogli un sussidio per sopperire alle difficoltà derivanti dalla condizione di disoccupato. Il cittadino belga avrebbe poi abbandonato nel 2014 il suolo britannico per andare a combattere in Medio Oriente agli ordini di Abu Bakr al-Baghdadi. Tuttavia, le istituzioni del Regno, nonostante il trasferimento di Haddouchi in Siria e la sua adesione alla causa islamista, avrebbero continuato a elargire denaro al soggetto in questione.

Il terrorista avrebbe quindi finora complessivamente percepito dal settore pubblico di Sua Maestà ben 10mila sterline e una parte di tale somma sarebbe stata da lui devoluta alla preparazione delle stragi jihadiste di Parigi e Bruxelles, avvenute rispettivamente nel 2015 e nel 2016 e alla cui pianificazione avrebbe preso parte lo stesso Haddouchi.

Il fatto che le casse statali britanniche abbiano fino a oggi tranquillamente concesso contributi economici a un boia dell’Isis ha subito causato indignazione nel panorama politico nazionale. Il ministro del Lavoro e della Previdenza, Amber Rudd, ha infatti subito bollato la vicenda come “una vergogna” e, allo stesso tempo, ha promesso un’indagine interna finalizzata ad accertare le leggerezze amministrativeche hanno causato questa prolungata erogazione di sussidi al tagliagole al servizio del Califfato.

La donna ha poi assicurato che il“tagliatore di teste di Raqqa”, una volta estradato nel Regno Unito, verrà costretto a“restituire fino all’ultimo penny” agli onesti contribuenti del Paese anglosassone.

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