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Grecia, Tsipras vince (ancora): governo di coalizione coi nazionalisti

Syriza vince con solo il 35% dei consensi, ma dovrà fare i conti con l'exploit Alba Dorata. Tsipras governerà coi Greci indipendenti: "Questo è un mandato per i prossimi quattro anni"

Alexis Tsipras sul palco con Panos Kammenos
Alexis Tsipras sul palco con Panos Kammenos

I greci ci ricascano. E Alexis Tsipras si prepara al bis. All'ennesima tornata elettorale è, infatti, Syriza a vincere col 35% dei consensi. Ma il risultato non è destinato a cambiare granché il panorama politico. Perché nonostante la vittoria sui conservatori di Nuova Democrazia, Tsipras è costretto a scendere (ancora) a compromessi e formare un governo di coalizione con i Greci Indipendenti. Non solo. Il risultato delle elezioni non sembra distendere gli animi. Basta guardare l'affluenza che crolla al 51,75%. È il risultato più basso dal 1946, quando andò a votare circa il 53% dei greci.

"È una grande vittoria del nostro popolo, che ci ha dato mandato di lottare dentro e fuori il nostro Paese ha esultato Tsipras - continueremo la lotta cominciata sette mesi fa". Il ribelle diventato premier senza cravatta ha ottenuto dai greci una seconda possibilità. E, nonostante la Grecia sia ormai consegnata nelle mani della Troika, che ne potrà fare carne da macello, i sostenitori di Tsipras si sono riuniti in piazza Klathmonos per festeggiare la vittoria. Canti e balli, mentre i manifestanti sventolano bandiere multicolori, tra cui quelle di L’Altra Europa con Tsipras. Quello che, però, ora li attende è un altro governo di coalizione. Nessun partito è, infatti, arrivato a raccogliere abbastanza voti per governare da solo. Syriza proverà a formare un governo con l'ex partner della coalizione di governo, i Greci indipendenti (Anel) di Panos Kammenos, che attestandosi al 3,72% può contare su dieci seggi. I due, che dopo la vittoria si sono presentati insieme in piazza, riproporranno la stessa alleanza di governo nata a gennaio forti di una maggioranza di 155 seggi su 300. "Inizieremo la nostra nuova prova - ha assicurato Kammenos - e formeremo il nuovo governo".

In un solo colpo Tsipras, che dopo le sue dimissioni ad agosto aveva visto i suoi consensi sgretolarsi nei sondaggi, ha dunque respinto l’assalto dei conservatori di Nuova Democrazia (che si fermano al 28%), ha visto i suoi ex compagni "ribelli" di partito di Unità Popolare fallire nel loro intento di entrare in Parlamento, ed ora si prepara a governare di nuovo la Grecia, con la promessa di mitigare l’austerità contenuta del memorandum per le classi meno abbienti e tenere i riflettori accesi sulla madre di tutte le sue battaglie: la rinegoziazione del debito pubblico. Ma da Bruxelles sono già iniziate le prime pressioni. Non è, infatti, un caso che il Presidente dell’Europarlamento, Martin Schulz, sia stato il primo a congratularsi con Tsipras per la vittoria alle elezioni. "Ora - ha messo in chiaro Schulz - è necessario un governo solido in tempi rapidi".

"Syriza ha mostrato di essere troppo dura per morire - ha detto Tsipras - anche se era stata presa di mira da tanti - ha promesso Tsipras - questo è un mandato per liberarci di tutte le cose che ci tengono fermi al passato". Ma, oltre alla longa manus dell'Unione europea, dovrà tenere a bada anche i neonazisti di Alba Dorata. Che non solo si sono confermati terzo partito, ma hanno addirittura aumentato i propri consensi sopra il 7%. Un successo che ha attecchito soprattutto tra i numerosi disoccupati.

Tsipras, per il momento, guarda al futuro: "Da domani comincia la lotta per cambiare l'Europa intera e da domani dobbiamo alzarci le maniche e lavorare duramente per aiutare i deboli e per riuscire ad avere una Grecia più onesta e più potente".

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