Usa, crociata antiomofoba del sindaco di Houston: "Controllare i sermoni religiosi"
15 Ottobre 2014 - 12:06I pastori della città protestano: "Misure eccessive e vessatorie. Esprimere la propria visione sulla società non è un reato ma un diritto costituzionale"
Il Nuovo Testamento potrebbe venire censurato da una commissione politica, negli Stati Uniti? Se la prima risposta che vi viene in mente è "assolutamente no", potreste essere costretti a ricredervi. A Houston, in Texas, nella quarta città degli Usa, le autorità cittadine stanno combattendo da mesi una battaglia per ottenere il diritto ad esaminare preventivamente i sermoni religiosi delle varie chiese per escludere il rischio di discriminazioni trans-omofobe.
Il sindaco Annise Parker, lesbica dichiarata, ha già varato in estate alcune misure restrittive in questo senso, ma ora si è vista citare in giudizio dallo studio legale Alliance Defending Freedom (ADF), che rappresenta quattro pastori protestanti della città e giudica i provvedimenti adottati dall'amministrazione "eccessivi, indebitamente gravosi, molesti e vessatori".
Un esame preventivo dei sermoni rappresenta un ritorno dell'Inquisizione al contrario, spiegano gli avvocati di ADF: la facoltà di commentare i fatti politici e sociali della comunità, non è un reato, ricordano i legali, ma un diritto costituzionalmente garantito dal primo Emendamento.
Per di più, insinuano i legali dei quattro pastori, dietro alla pretesa di combattere l'omofobia si celerebbe l'intenzione di monitorare le posizioni politiche delle varie chiese, censurando eventuali posizioni critiche verso l'amministrazione. "Si spera che i consiglieri comunali si comportino come impiegati pubblici e non come membri di un Grande fratello intollerante verso qualsiasi critica.
Chiediamo al giudice di porre un freno alla caccia alle streghe che si è scatenata", spiega l'avvocato Erik Stanley, di ADF.