Mondo

Il Pentagono conferma l'impiego dei proiettili all'uranio impoverito in Siria

Nel marzo del 2015, la Coalizione dichiarò che "Stati Uniti ed alleati non avrebbero utilizzato munizioni all’uranio impoverito in Siria ed Iraq"

Il Pentagono conferma l'impiego dei proiettili all'uranio impoverito in Siria

Il Pentagono ha ufficialmente confermato l’impiego del munizionamento all’uranio impoverito contro obiettivi dello Stato islamico, in Siria, verso la fine del 2015. E’ la prima ammissione ufficiale dall’invasione dell’Iraq del 2003, quando migliaia di proiettili all’uranio impoverito furono utilizzati contro le forze di Saddam Hussein.

Il Pentagono conferma che in due raid di alto profilo, avvenuti il 16 ed il 22 novembre del 2015 nel deserto orientale della Siria, gli A-10 hanno esploso proiettili DU, Depleted Uranium, da 30 millimetri, distruggendo oltre 250 veicoli dello Stato islamico.

Nel marzo del 2015, il portavoce della coalizione John Moore dichiarò che “Stati Uniti ed alleati non avrebbero utilizzato munizioni all’uranio impoverito durante Inherent Resolve”.

Gli A-10 schierati in Siria, quindi, non avrebbero dovuto ricevere le munizioni perforanti DU poiché non richiesta quella specifica letalità. Lo Stato islamico non possiede una credibile forza corazzata pesante, ma migliaia di bersagli “morbidi”.

L’A-10

L’ A-10 è stato progettato attorno al cannone a sette canne rotanti GAU-8 Avenger, l’arma tattica aviotrasportata più potente del pianeta. E’ un cannone tipo Gatling da 30 mm a due cadenze di tiro: 2100 o 4200 colpi al minuto e può essere portato alla massima cadenza di tiro in 0,55 secondi. Il serbatoio delle munizioni porta un massimo di 1350 colpi. E’ in grado di distruggere un carro armato a quasi 7 km di distanza. L’Avenger è azionato da due motori idraulici che imprimono ai proiettili un’energia iniziale quasi 200 volte superiore a quella conferita da un tipico cannone di un caccia della seconda guerra mondiale. In servizio fino dalla fine degli anni ’70, è considerato il miglior velivolo al mondo nel Close Air Support. Resterà in servizio fino al 2025, probabilmente fino al 2040. Il Congresso degli Stati Uniti ha imposto il veto su ogni piano di pensionamento fino alla decisione del programma A-X. La letalità, la sopravvivenza e la capacità unica nel fornire continuo supporto aereo ravvicinato dell’A-10 non hanno eguali nel mondo.

La liceità dei proiettili all’uranio impoverito

Nel 2014, in un rapporto delle Nazioni Unite sul munizionamento all’uranio impoverito, il governo iracheno espresse “la sua profonda preoccupazione per gli effetti nocivi del materiale utilizzato, poiché costituisce un pericolo per gli esseri umani e per l'ambiente”. Le Nazioni Unite, tuttavia, non hanno ancora espresso una posizione ufficiale potenzialmente vincolante a livello internazionale: ad oggi, non esiste un trattato ufficiale sul bando delle armi all'uranio impoverito.

Secondo il Pentagono, è prerogativa delle forze armate stabilire il munizionamento necessario. I due raid nel novembre del 2015, sono avvenuti contro veicoli leggeri (chiamati morbidi in gergo). Sul campo, quindi, non dovrebbero essere stati presenti dei carri armati o dei mezzi pesanti con corazza di ultima generazione che avrebbero richiesto la letalità dei proiettili DU.

Il Pentagono conferma che nel primo raid, avvenuto la mattina del 16 novembre nei pressi di Al-Bukamal, città nel governatorato di Deir Ezzor, vicino al confine con l'Iraq, gli A-10 con munizionamento all’uranio impoverito hanno distrutto 116 camion cisterna.

La coalizione conferma che il raid è avvenuto in territorio siriano, in quel frangente interamente sotto controllo Isis. Gli attacchi rientravano nell’operazione Tidal Wave II, volta a paralizzare le infrastrutture petrolifere dello Stato Islamico. Il raid del 22 novembre del 2015, è avvenuto nel deserto tra al-Hasakeh e Deir Ezzor. Distrutti oltre 150 autocisterne dell’Isis.

Ad oggi non esiste una legge internazionale che vieti espressamente il ricorso a tale munizionamento. L'uranio impoverito è lo scarto del procedimento di arricchimento dell'uranio 235. Il munizionamento all’uranio impoverito è impiegato in ambito militare sia per i penetratori contro i bersagli corazzati, sia nelle armature contro i proiettili ad energia cinetica.

Anche se meno radioattivo dell'uranio originale, il DU è tossico ed è considerato da parte dell'Agenzia della Protezione Ambientale degli Stati Uniti come “pericoloso per le radiazioni quando a contatto con l’uomo”. Il DU ha il 40 percento in meno di radioattività, ma la stessa tossicità chimica dell'uranio naturale.

Il modo più probabile affinché avvenga tale contatto è attraverso l’inalazione delle piccole particelle presenti nei luoghi dove tale munizionamento è stato utilizzato in combattimenti. Il punto è, così come confermato nel 2014 dall’Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica, che il munizionamento DU è ancora oggi considerato legale, poiché non esplicitamente vietato dalle convenzioni delle Nazioni Unite come, ad esempio, quelle sulle armi chimiche.

Il Combat Mix

Secondo l’attuale Law of War Manual, quadro di riferimento normativo del Pentagono, “l’uranio impoverito è utilizzato in alcuni munizioni per via della sua densità e delle proprietà fisiche. Queste creano una combinazione penetrante particolarmente efficace per distruggere i carri armati”.

Sebbene siano disponibili diversi tipi di munizioni, l’A-10 può essere caricato con il CM o Combat Mix. In successione, un proiettile PGU-13 HEI, dirompente incendiario, e cinque proiettili PGU- 14 API, perforanti incendiari. Il PGU-14 pesa 0,43 kg ed è costituito da uranio impoverito all'interno di uno strato di alluminio. Lascia la canna alla velocità di 988 m/s, tre volte quella del suono.

Secondo CentCom, il 16 novembre del 2015 sono stati esplosi 1.790 colpi da 30 millimentri,1490 dei quali PGU-14 all’uranio impoverito. Il 22 novembre del 2015 sono stati esplosi 4.530 colpi da 30 millimetri, 3.775 dei quali DU.

L’uranio impoverito nelle munizioni

E’ un metallo pesante tossico come il piombo, leggermente radioattivo. Nel 2003 milioni di colpi all’uranio impoverito furono utilizzati in Iraq in prevalenza contro obiettivi morbidi. Centinaia di migliaia di chili di metallo pesante in Iraq sarebbero stati sparsi nel corso delle due guerre. Le carcasse contaminate nei raid del novembre del 2015, se non maneggiate in modo appropriato, esporranno i civili a rischio esposizione.

Quando un proiettile di metallo impatta contro lo stesso elemento a tre volte la velocità del suono o superiore, si frantuma, vaporizzandosi. L’uranio impoverito è quasi due volte più denso come il piombo ed è piroforico. Nel punto di impatto con l’acciaio, il penetratore in lega di uranio impoverito si incendia, fondendosi con il bersaglio e propagandosi al suo interno. Teoricamente, il munizionamento DU è stato concepito esclusivamente per sfondare la corazza pesante di un carro armato, principalmente concentrata nella parte anteriore del veicolo. Un approccio tattico a guida di precisione avrebbe gli stessi effetti, probabilmente ad un costo maggiore.

Il Pentagono non dirama alcun dettaglio sulla decisione tattica alla base del munizionamento all’uranio impoverito impiegato nei raid del 2015.

Commenti