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Torture, il Senato Usa svende la Cia: "Non sono servite a salvare le vite"

Un rapporto accusa l'agenzia per i metodi di interrogatorio nell'era Bush. Obama: "Non succeda più". I repubblicani: "Ci hanno permesso di catturare Osama"

Un dipendente lucida il logo della Cia al quartier generale di Langley
Un dipendente lucida il logo della Cia al quartier generale di Langley

"Inganni, disonestà e brutalità". Si parla in questi termini della tortura nel rapporto del Senato americano, che definisce le tecniche impiegate dopo l'undici settembre, nell'era Bush, "non efficaci" nell'interrogare le persone sospettate di terrorismo.

Un comunicato del capo della commissione, Dianne Feinstein, raggruppa in quattro filoni il contenuto del rapporto, di cui è stato reso noto un sommario. L'inefficacia delle tecniche impiegate, l'inesattezza di quanto raccontato al parlamento e al pubblico, un gestione inadeguata e viziata e una brutalità ben superiore a quanto fosse noto.

La Central Intelligence Agency, si legge nel lungo rapporto della commissione Intelligence di Washington, è andata ben oltre i limiti imposti dalla legge, senza neppure ottenere quanto voleva. La nozione che l'utilizzo della tortura negli interrogatori sarebbe stato dettato dalla necessità di salvare delle vite non sarebbe infatti provata dai risultati.

Tra quanti sono stati torturati nelle mani della Cia, almeno un prigioniero su cinque sarebbe stato detenuto per errore o perché catturato secondo cattive informazioni di intelligence.

Molte le tecniche condannate dal rapporto, dal waterboarding alla privazione del sonno, fino all'isolamento al buio. I funzionari della Cia utilizzarano la tecnica di soffocamento con l'acqua per ben 183 volte su Khalid Sheikh Mohammed, una delle menti degli attentati alle Torri gemelle.

I vertici della Cia, inoltre, avrebbero messo a tacere alcuni funzionari che avevano provato a sollevare la questione in passato, sostenendo che "quel tipo di linguaggio non era utile". Per quattro anni, sostiene la Cia, la presidenza Bush non sarebbe stata al corrente, non nei dettagli, di quanto avveniva nelle celle in Afghanistan e nell'Est Europa.

Fonti del dipartimento di Stato americano sostengono che quanto rivelato sulla tortura non porterà comunque a procedimenti penali contro responsabili o ex responsabili.

Obama: "Incompatibili con i nostri valori"

È arrivato subito il commento del presidente, Barack Obama, che ha sottolineato come i metodi utilizzati siano "contrari e incompatibili con i valori del nostro Paese" e come abbiano anche "danneggiato significativamente l'immagine dell'America e la sua posizione nel mondo e reso più difficile perseguire gli interessi con alleati e partner".

Decisamente differente il punto di vista dei repubblicani. Il leader del Senato, Mitch McConnell, ha replicato che i metodi utilizzati per interrogare gli uomini sospettati di appartenere ad al Qaeda non solo hanno permesso di salvare delle vite, catturando terroristi pericolosi, ma anche di uccidere Osama bin Laden.

John Brennan, direttore della Cia, ha espresso un punto di vista simile, sostenendo che l'attività dell'agenzia ha evitato attacchi contro gli Stati Uniti, ammettendo però che "non sempre si è attenuta agli elevati standard che abbiamo stabilito per noi stessi e che il popolo americano si aspetta da noi".

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