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Velo integrale e fango sulle mani, così è stata rapita Silvia Romano

Proseguono le ricerche dell 23enne milanese in Kenya. Intanto emergono dettagli sulle modalità di azione dei rapitori

Velo integrale e fango sulle mani, così è stata rapita Silvia Romano

Coperta con un niqab, il velo integrale che lascia scoperti solo gli occhi, e mimetizzata grazie al fango spalmato sulle braccia e sul viso. Così, secondo fonti locali citate dal Corriere della Sera, i rapitori di Silvia Romano starebbero nascondendo la 23enne milanese, rapita nei dintorni di Malindi, in Kenya, lo scorso 20 novembre.

Silvia sarebbe stata portata nella foresta da tre uomini, sui quali la polizia kenyota ha messo una taglia. Il cerchio intorno ai banditi si stringe: l'esercito è impegnato a setacciare la zona con circa cento uomini e anche la popolazione collabora. Ma persino i nativi potrebbero avere difficoltà a individuare Silvia, perché i banditi sono molto attenti a fare in modo che chi la veda possa confonderla per una donna del posto. Per questo le hanno anche tagliato le treccine colorate che si era fatta applicare a Chakama: le ha ritrovate un cacciatore che aiuta la polizia, e la parrucchiera del villaggio dove Silvia viveva le avrebbe riconosciute.

Ieri la tv locale Ntv ha diffuso la notizia che alcuni abitanti del villaggio di Bombi, oltre cento chilometri a nord del luogo in cui Sivlia è stata rapita, avrebbero riconosciuto la giovane con i suoi tre rapitori. Ma le informazioni restano frammentarie. La foresta di Garsen è estesa e molto fitta. Un aiuto potrebbe arrivare dalla moglie di uno dei rapitori, arrestata nei giorni scorsi dopo essere stata intercettata al telefono con il marito: sembra che ora stia "collaborando attivamente".

E mentre gli agenti inviati anche dall'Italia continuano a lavorare fianco a fianco con le forze kenyane nel centro di coordinamento delle operazioni, a Garsen, ieri è arrivato anche il commento del ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi: "Siamo in costante contatto con le autorità in Kenya per le ricerche che vengono effettuate e siamo motivati a fare tutto quanto è necessario per riportare la nostra connazionale a casa".

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