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"Vi faccio saltare tutti in aria". Algerino semina il terrore in un centro commerciale

Si era detto dell'Isis, ma la polizia non lo aveva arrestato. La fuga dall'ospedale psichiatrico, poi il blitz nel centro commerciale

"Vi faccio saltare tutti in aria". Algerino semina il terrore in un centro commerciale

L'algerino era stato arrestato la scorsa settimana per un furto. In quell'occasione la polizia aveva potuto scoprire le sue simpatie per i tagliagole dello Stato islamico. Eppure si erano limitati ad affidarlo a un ospedale psichiatrico. Ieri sera, dopo essere fuggito dalla struttura che lo aveva in cura, il richiedente asilo si è presentato in un centro commerciale dove ha seminato il panico per ore. "Vi farò saltare in aria", ha urlato.

La Germania piomba nuovamente nel terrore. A Brema, nel nord del Paese, un 19enne algerino che era fuggito dall'ospedale psichiatrico ha tenuto sotto scacco le forze dell'ordine e centinaia di tedeschi irrompendo in un centro commerciale urlando "Vi farò saltare in aria". In città è subito scattato l'allarme e le forze dell'ordine hanno fatto evacuare il centro commerciale e messo immediatamente in sicurezza i cittadini. Fortunatamente tutto si è concluso nei migliori dei modi. Tuttavia, nuove ombre si addensano sulla polizia tedesca che aveva già arrestato il richiedente asilo lo scorso fine settimana. In quell'occasione avevano pure scoperto le simpatie del richiedente asilo per lo Stato islamico e per il 18enne responsabile della sparatoria di Monaco del 22 luglio. "Non avevamo prove di alcun tipo di legame con l'Isis", si difende ora la polizia di Brema.

Il centro commerciale evacuato si trova a circa 40 chilometri dalla struttura medica da cui l'algerino era scappato. L'allarme è scattato dopo che i cittadini hanno segnalato la presenza di un uomo dal comportamento sospetto. Un portavoce della polizia di Diepholz, dove l'uomo era stato fermato dalla polizia nel fine settimana, spiega che l'incidente è stato preso sul serio considerata l'attuale situazione in Germania, ma sottolinea che non c'era alcuna indicazione di un attacco imminente.

"Non ci sono - ha ribadito - prove di alcun piano concreto né di alcun legame con lo Stato islamico".

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