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Video choc, bambini asiatici addestrati in Siria

Un nuovo video, pubblicato sui social network dai tagliagole dello Stato Islamico, mostra alcuni bambini asiatici che si addestrano ad usare pistole e kalashnikov, prima di bruciare i loro passaporti

Video choc, bambini asiatici addestrati in Siria

Un nuovo video, pubblicato sui social network dai tagliagole dello Stato Islamico, mostra alcuni bambini asiatici che si addestrano ad usare pistole e kalashnikov, prima di bruciare i loro passaporti e giurare fedeltà ai jihadisti.

All’inizio del filmato si vede Abu Faiz al Indunesy, un maliziato ricercato da Jakarta e considerato un cecchino del Califfo. Il terrorista dirige le esercitazione dei ragazzini, tutti tra gli otto e i dodici anni, che arrivano dall’Indonesia, dalla Malesia e dalle Filippine.

Il video dura più di quindici minuti e viene considerato originale e girato in Siria. Ridlwan Habib, esperto di intelligence e terrorismo della University of Indonesia, ha spiegato che “la buona qualità delle immagini rilasciate indica che il video è originale”. Inoltre, “la presenza di bambini di varie nazionalità, testimonia che sia stato girato in Siria, presumibilmente nella parte nord-est del Paese”. Secondo l’analista, “il governo indonesiano dovrebbe fare una valutazione seria sul perché così tanti bambini siano riusciti ad uscire dal nostro Paese ed entrare in Siria”.

Il filmato sta avendo una grande diffusione nel sud-est asiatico e le autorità sono preoccupate, soprattutto sull’influenza che il video potrebbe avere per i più giovani. Brig Amar Joey Boy, capo delle pubbliche relazioni della polizia indonesiana, si è detto “dispiaciuto per questi bambini” e ha spiegato che “purtroppo ora tutto può essere condiviso e chiunque può fare propaganda online”.

Gruppi legati ai terroristi dello Stato Islamico sono già presenti in Asia. Soprattutto in Indonesia e nel sud delle Filippine. Secondo l’Agenzia per l’anti-terrorismo (BNPT), solo in Indonesia, sarebbero presenti circa mille miliziani dei tagliagole. Altri 600 sarebbero partiti in questi anni per combattere in Siria e in Iraq. L'intelligence ha anche segnalato il ritorno di 150 cittadini dal Medio Oriente.

Proprio per questo, Jakarta, sta pensando di chiudere le frontiere sugli arrivi dalla Siria, in modo da bloccare il ritorno dei miliziani che sono stati addestrati per combattere ed uccidere.

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