Roma

Monte Mario Ricollocata la statua della Madonnina restaurata

È tornata al suo posto la Madonnina di Monte Mario in piedi, che era caduta dal suo piedistallo nella notte del 12 ottobre scorso a causa di una tromba d’aria ed era stata ritrovata a terra con le braccia rotte, e la parte retro della testa schiacciata». La statua è stata oggetto di accurato «make-up» da parte della squadra di restauratori sotto la guida del maestro Carlo Usai e con la direzione artistica della Sovrintendenza comunale che ha redatto il progetto. La madonnina, tornata al suo splendore, è stata ricollocata nella sua posizione eretta e benedicente; presto ritornerà sul suo piedistallo, alto venti metri, in mezzo al verde del colle di Monte Mario da cui è visibile a grande parte della città. Sarà Papa Benedetto XVI a benedire la statua di Maria, «Salus populi romani» (questo il nome ufficiale), quando, il 24 giugno prossimo, salirà al centro Don Orione di Monte Mario. La statua, dorata, alta 9 metri, è molto amata dai romani perché ricorda il voto fatto dalla città nel 1944, durante la seconda guerra mondiale, con la raccolta di ben 1.100.000 firme. Progettata e costruita dallo scultore Arrigo Minerbi in rame sbalzato, su intelaiatura di ferro, con un rivestimento in sottili fogli d’oro, fu collocata il 4 aprile 1953 sul suo piedistallo alto 10 metri, nella sua solenne e materna posa, rivolta sulla città ai suoi piedi. Poche settimane, il 17 maggio dello stesso anno, fu inaugurato lo stadio Olimpico che la Madonnina sovrasta; tanto che fino a quando l’Olimpico fu coperto per i mondiali del 1990, ogni domenica folle di tifosi si radunavano ai suoi piedi per sbiricare la partita. Da allora la scultura è diventata uno dei simboli della città, anche per l’espressione conferita dall’artista alla donna: Minerbi, ritenendo che il Figlio dovesse in qualche modo somigliare a Maria, per tratteggiare il viso della Vergine si ispirò alla Sacra Sindone. Lo scultore, tra l’altro, era di origine ebraica e durante la guerra riuscì a salvarsi perché ospitato nel Collegio San Filippo, gestito proprio dagli orionini. «Apprendo con grande gioia e soddisfazione della nuova collocazione della Madonnina di Monte Mario, un simbolo caro a tutti i romani.

Un vero e proprio miracolo realizzato grazie alla volontà dell’opera Don Orione, del Comune di Roma e dell’Acer», dice il sindaco Gianni Alemanno.

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