Cultura e Spettacoli

Mostre, a Firenze Leonardo e Michelangelo a confronto

Fra una settimana apre i battenti a Casa
Buonarroti l'esposizione che raccoglie
22 disegni dei due geni. Fra loro quei lavori
preparatori di affreschi mai realizzati
che Benvenuto Cellini definì «la scuola
del mondo»

Leonardo e Michelangelo a confronto alla Casa Buonarroti di Firenze per la mostra «La scuola del mondo» - dal 20 aprile al primo agosto - che raccoglie 22 disegni realizzati dai due geni dell'arte. L'esposizione prende avvio da alcuni progetti eseguiti da Leonardo e da Michelangelo per gli affreschi sul tema della Battaglia di Anghiari e della Battaglia di Cascina che i due artisti dovevano dipingere, a gara, nella Sala del Maggior Consiglio, oggi Salone dei Cinquecento, in Palazzo Vecchio. Entrambe le opere restarono progetti ma gli studi preparatori furono importanti e subito ammiratissimi, tanto da essere definiti da Benvenuto Cellini «la scuola del mondo». Di qui il titolo della mostra «che si propone però anche di mettere, in prima visione assoluta, i due geni a diretto confronto».
Organizzata dall'associazione culturale Metamorfosi, la mostra nasce dalla collaborazione tra la Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano e la Fondazione Casa Buonarroti di Firenze ed è, si spiega, un «prezioso preludio» alla grande esposizione-evento di disegni di Leonardo e di Michelangelo che si aprirà a Roma, presso i Musei Capitolini, a ottobre.
Dalla Biblioteca Ambrosiana giungeranno, oltre a due grandi disegni di Giovanni Antonio Boltraffio, dieci autografi di Leonardo, scelti in modo da rappresentare quasi tutte le tecniche grafiche adottate dal genio di Vinci nel corso della sua carriera: dai disegni più antichi tracciati a punta d'argento, ai quelli a penna e inchiostro, a quelli a matita nera e rossa, fino a quelli a gessetti colorati.

I disegni di Michelangelo della Casa Buonarroti sono stati scelti, a cominciare da uno dei capolavori della Collezione, il celebre Nudo di schiena riferibile alla Battaglia di Cascina, anche con lo scopo di mettere in evidenza alcuni momenti salienti della biografia del maestro, dalla sua partecipazione agli eventi delle due repubbliche fiorentine all'esperienza drammatica e suprema della Sagrestia Nuova di San Lorenzo a Firenze, fino al trentennio romano che concluse la sua vita, rappresentato in mostra da un raro e movimentato studio di cavalli.

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