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Accordo Ue, passeggeri schedati e dati controllati

Bruxelles trova accordo su misure anti-terrorismo: d'ora in avanti i passeggeri saranno schedati e gli spostamenti saranno tracciati. Ma a scapito della privacy

Accordo Ue, passeggeri schedati e dati controllati

A Bruxelles, i ministri degli Interni hanno trovato un accordo sulla condivisione di dati sensibili riguardanti i passeggeri. Il 15 dicembre l'intesa sarà completata. La paura per l'ondata di terrorismo che ha colpito l'Europa ultimamente sembra essere arrivata fino ai vertici europei. Infatti le discussioni, che si trascinavano da cinque anni, hanno subito un'accelerazione lampo, che ha portato alla conclusione dell'accordo.

Le direttiva è considerata di grande importanza per il controllo e le indagini nell'ambito del contrasto alla criminalità organizzata. A dare la notizia, durante una pausa dei lavori del Consiglio interni, è stato il ministro Alfano: "Abbiamo appena concluso un accordo sulla direttiva Pnr, che si concluderà definitivamente il 15 dicembre". Il ministro ha poi specificcato che i dati saranno "in chiaro" per sei mesi e "resteranno accessibili" anche se criptati per i quattro anni mezzo successivi. L'accordo per la registrazione dei dati dei passeggeri (passenger name record), ha proseguito Alfano, "riguarda i voli intraeuropei" ed è stato raggiunto "tra governi europei" e "non in base ad un accordo tra istituzioni europee". "L'accordo prevede la possibilità per le polizie di avere in chiaro i nomi dei passeggeri, con l'obbligo per le compagnie aeree di tenere archiviati le indicazioni anagrafiche ed una serie di dati molto importanti".

Così per battere il terrorismo, L'Europa chiude un occhio sulla privacy dei passeggeri. In questi giorni è stato ripetuto da più voci e più volte il mantra secondo cui "per avere più sicurezza, bisogna cedere un pezzetto della libertà". E sembra proprio che alle parole abbiano fatto seguito le azioni. Le misure appena concordate dai ministri permetterà, infatti, agli inquirenti di disporre dei dati personali per sei mesi. Finiti i quali, resteranno consultabili per 4 anni e mezzo mediante una procedura di criptazione destinata a garantire la tutela della privacy.

Il Consiglio Ue degli Affari interni ha varato inoltre "un rafforzamento di Europol, con una collaborazione più forte tra Europol e le agenzie a cominciare da Frontex.

Si sta avanzando su tutti i settori, anche se è chiaro che di fronte alla minaccia terroristica non ci si può accontentare, e bisogna spingere sempre di più sulla collaborazione a cominciare da quella di polizia, giudiziaria e fra le intelligence europee" ha spiegato ancora Alfano.

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