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Addio a Renata Scotto, il grande soprano che il mondo ci invidiava

Il mondo della lirica è in lutto per la scomparsa del grande soprano Renata Scotto. Nella sua lunga carriera aveva calcato i teatri più prestigiosi al mondo. Se ne va un grande orgoglio italiano

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"Ho il cuore a pezzi" ha scritto sui social Placido Domingo, subito dopo la notizia della scomparsa del soprano Renata Scotto: "una delle più grandi cantanti liriche di tutti i tempi, un' insegnante dedicata ai giovani cantanti e per me, personalmente, una dei partner più assidui sul palco con più di cento rappresentazioni insieme, ma soprattutto una carissima amica". A lui si è unito il cordoglio del mondo della cultura e di tutti gli amanti del belcanto che la Scotto aveva fatto innamorare dutante la sua lunga carriera.

L'annuncio del sindaco Marco Russo

A darne notizia il sindaco di Savona Marco Russo, con un commovente post sui social. "È morta una cantante unica, una grande musicista, una grande artista, una grande donna. Una grande savonese. Colta, raffinata, generosa, semplice. Lei, che ha toccato il vertice dell'arte mondiale, aveva la semplicità dei grandi, e ogni volta che la si incontrava, sembrava lei ad essere felice di parlare con l'altro. Ci mancherà in tutto. Ci mancherà il suo saluto gioioso e affettuoso. Savona le sarà sempre grata e resterà un esempio per tutti noi e un riferimento costante per la nostra città".

Renata Scotto si è spenta all'età di 89 anni nella sua casa di New York, dopo aver calcato durante la sua lunga carriera i più prestigiosi teatri mondiali come La Scala di Milano, il Metropolitan di New York e la Royal Opera House di Londra, diventando un'artista di fama internazionale apprezzata in tutto il mondo e un vero orgoglio per l'Italia.

La sua lunga carriera

Era nata a Savona nel 1934 e dopo aver studiato canto a Milano con Emilio Ghirardini, debuttò giovanissima nel 1952 al Teatro Chiabrera di Savona nel ruolo di Violetta nella Traviata. L'anno seguente, sempre a Savona, fu Cio Cio San in Madama Butterfly poi la sua prima a La Scala il 7 dicembre 1953, accanto a Renata Tebaldi e Mario Del Monaco con La Wally. Un inizio ai massimi vertici per una carriera brillante che la portò ad essere amata e seguita anche all'estero.

Perfezionista ai massimi livelli, non si accontentò degli inizi brillanti ma continuò lo studio perfezionandosi con Mercedes Llopart. In un’intervista all’Adnkronos di qualche anno fa, la Scotto ammoniva i giovani cantanti perché “non hanno la pazienza di costruire una carriera – diceva- hanno fretta di arrivare subito nei teatri importanti senza prima fare la famosa gavetta, che porta via dieci o più anni. Ma la colpa maggiore è spesso degli agenti che fanno cantare loro un repertorio sbagliato". Confessando poi: “Anch’io ho sbagliato debuttando a 18 anni ne la Traviata".

Amata in tutto il mondo

Ovunque andasse era accolta con lunghi minuti di applausi a partire dalla tournèe Scaligera in Inghilterra del 1957, in cui si alternò con Maria Callas e Rosanna Carteri. Un repertorio vastissimo il suo, a cui oltre al canto ha affiancato anche la regia d'opera e l'insegnamento con la creazione a Savona dell'Accademia Operistica Renata Scotto. Nel 1965 fu la protagonista all'Opera di New York della Madama Butterfly, e nel 1986 della stessa opera ne curò la regia. Dirisse anche La Traviata nel 1995 e con la ripresa in diretta tv si era aggiudicata il prestigioso Emmy Award come miglior evento televisivo dal vivo. Lo scorso anno aveva aperto al Chiabrera con Tosca di Giacomo Puccini, da lei diretta.

Rimase vedova nel 2011 del violinista Lorenzo Anselmi e dal 1997 era accademica di Santa Cecilia.

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