Eurovision 2024, le pagelle: Angelina Mango potente, male Malta con Sarah Bonnici

Si è svolta mercoledì sera la seconda semifinale della 68esima edizione dell’Eurovision Song Contest. Di seguito tutte le pagelle della seconda serata dell’evento

Angelina Mango durante le prove della sua esibizione di giovedì all'Eurovision Song Contest 2024
Angelina Mango durante le prove della sua esibizione di giovedì all'Eurovision Song Contest 2024

È andata in onda ieri sera la seconda semifinale dell’Eurovision Song Contest 2024, l’evento non sportivo più seguito al mondo. Ad esibirsi sono stati i 19 rappresentanti dei 37 Paesi in gara che sono saliti sul palco della Malmo Arena, regalando grandi emozioni. A volare alla finale di sabato 11 maggio sono: Lettonia, Austria, Paesi Bassi, Norvegia, Israele, Grecia, Estonia, Svizzera, Georgia, Armenia. A condurre l'evento Petra Mede e l'attrice Malin Åkerman. A commentare la serata per l’Italia, sono stati Mara Maionchi e Gabriele Corsi.

Malta: Sarah Bonnici - Loop – voto 4

Fiera, potente e sicura di sé, è proprio lei ad aprire le danze, con una grande responsabilità dal momento che Malta non ha mai trionfato all’Eurovision. Indossa un abito scintillante che cattura l’attenzione esattamente come il suo carisma. Sarah si muove sul palco mettendo in evidenza le sue abilità da ballerina più che quelle da cantante. Peccato, però, che all’Eurovision bisogna soprattutto cantare. Insomma, per Ballando con le Stelle sarebbe pronta.

Albania: Besa – Titan – voto 5.5

La canzone che porta sul palco racconta di un confronto tra lei e chi le ha provocato dolore; l’interpretazione è buona, ma qualcosa non convince del tutto. A catturare l’attenzione sono principalmente la spettacolare messa in scena con mani giganti in versione tridimensionale e l'abito turchese ricamato. Per il resto anonima.

Grecia: Marina Satti – Zari – voto 4

Si presenta con un’energia frizzante e innovativa, ma l’impressione di essere sul Tagadà nel corso della sua performance è veramente elevata. Piacevole, ma nulla di più e, oltretutto la canzone non rimane impressa al contrario della sua gonna silver a palloncino. Confusione portami via.

Svizzera: Nemo - The Code – voto 6

È uno dei favoriti e noi ci chiediamo per quale motivo? Va bene essere alternativi, ma non basta soltanto quello per aggiudicarsi la vittoria. Potente vocalmente, buona messa in scena, ma il brano non graffia.

Cechia: Aiko – Pedestal – voto 6.5

Con la frangetta blu sale sul palco della Malmo Arena, rubando la scena in mise nera. Questa volta, rispetto alle esibizioni precedenti, oltre al ballo, a dominare è stata la sua voce e, anche se la canzone non è tra le più belle, l’intensità della sua interpretazione le ha reso giustizia. Una grande energia e una potente voce.

Francia: Slimane - Mon amour – voto 7.5

Da The Voice all’Eurovision è un attimo e ciò non stupisce se consideriamo la sua meravigliosa voce. Il brano è un continuo crescendo e, pur essendo una lettera d’amore “fuori dai canoni dell’Eurovision”, Slimane ha lasciato di stucco la Malmo Arena per la sua straordinaria interpretazione; in particolare, nel momento in cui ha deciso di allontanarsi dall’asta del microfono e cantare a cappella. Impattante ed elegante.

Austria: Kaleen - We Will Rave – voto 6.5

Anche per Kaleen – un po’ come per Sarah Bonnici– l’Eurovision si è trasformato nel palco di Ballando con le Stelle. All’inizio prometteva bene, ma alla fine anche la sua performance ha finito per trasformarsi in una continua coreografia. Tuttavia, non importa perché, per quanto si tratti di un brano molto semplice, alla fine finisce per funzionare.

Danimarca: Saba – Sand – voto 5.5

Belli gli effetti della messa in scena, ma un po’ meno la canzone in sé. L’impressione è che il brano non riesca mai ad esplodere effettivamente e se a questo aggiungiamo il rimanere immobile di Saba su un quadrato nel corso della performance, il risultato non è dei migliori. Ciò che rimane? Le sue lacrime.

Armenia: Ladaniva – Jako – voto 6.5

Vestita di colore bianco e con le trecce alla Pocahontas, la cantante sale sul palco della kermesse ed è subito festa di paese; nonostante questo, la canzone fa partire il piede a ritmo di musica e questo vuol dire che funziona. Poi, con l’acuto finale fa esplodere la Malmo Arena.

Lettonia: Dons – Hollow – voto 7

Se non avesse pianto nella fase finale della performance, avremmo detto che era poco empatico. È forse per questo che nel corso dell’esibizione ti soffermi a guardarlo, vuoi capire se ti convince o meno. Tuttavia, qualcosa ci ha colpito. Forse, proprio la sua freddezza.

Spagna: Nebulossa - Zorra – voto 7

La regina della Malmo Arena: canta, balla e spettina il pubblico che alla fina la acclama. Il brano è un inno alla libertà personale e ciò arriva perfettamente nel corso della performance.

San Marino: Megara - 11:11 – voto 4

Carnevale o l’Eurovision? Le pretese sono alte, i risultati meno. I Megara salgono sul palco in nero e fucsia; poi lei si scoglie i capelli e si scatena definitivamente. Va bene sperimentare, ma così è anche troppo.

Georgia: Nutsa Buzaladze - Fire Fighter – voto 7 -

Un’esplosione di luce, voce e fiamme. Nutsa si prende totalmente la scena portando sul palco un’esibizione potente che, però, rischia di oscurare totalmente la canzone.

Belgio: Mustii - Before the Party's Over – voto 6.5

Un brano all’insegna della malinconia che ha cancellato con un colpo di spugna tutta l’energia della canzone precedente, ma che comunque lascia il segno. Con un importante significato – la dicotomia tra la felicità apparente e la malinconia interiore – Mustii ha portato all’Eurovision un testo profondo. Tuttavia, sembra aver dimenticato di prendere qualche nota.

Estonia: 5miinust e Puuluup - (Nendest) narkootikumidest ei tea me (küll) midagi – voto 4

Il titolo della loro canzone è il più lungo della storia dell’Eurovision e l’esibizione sembra richiamare una sessione di acqua gym. Sicuramente divertenti, ma cara Estonia il consiglio è di riprovarci, sarai più fortunata. Anche se alla fine, volano in finale.

Italia: Angelina Mango - La noia – voto 9

Non aspettavamo altro dallo scorso febbraio. È lei a brillare sul palco dell’Eurovision Song Contest. Che dire? Forza, bellezza e una potenza vocale straordinaria; d’altronde, sin dalla sua esperienza ad Amici, abbiamo sempre sostenuto che con Angelina fosse nata una stella.

Israele: Eden Golan – Hurricane – voto 8

Una delle migliori performance della serata. Bel pezzo e bella voce: la cantante, senza troppi artifizi, porta a casa la performance e dimostra che non bisogna per forza “uscire fuori fagli schemi” per convincere il pubblico.

Norvegia: Gåte – Ulveham – voto 7 -

Il brano potrebbe non essere tra i più energici, ma la performance è comunque di alto livello, così come gli arrangiamenti. Alla fine, infatti, volano in finale.

Paesi Bassi: Joost Klein – Europapa – voto 5

Ha sicuramente divertito la Malmo Arena, ma non basta.

Di salvabile solo il significato del brano: un inno contro i confini e le differenze tra i popoli che si conclude con una dedica ai genitori.

Adesso non ci resta altro che attendere la finale di sabato 11 maggio in cui scopriremo la nazione vincitrice dell’Eurovision Song Contest 2024.

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