Festival di Sanremo

Manuel Franjo, l'appello a Fiorello per tornare in tv. Ecco com'è oggi

Tornato in auge grazie all'imitazione di Fiorello, Manuel Franjo l'iconico ballerino di Lorella Cuccarini degli anni '80, lancia un appello al conduttore di "Viva Rai 2"

Manuel Franjo, l'appello a Fiorello per tornare in tv. Ecco com'è oggi

Uno dei momenti più iconici di questo 74° Festival di Sanremo, l'ultimo alla conduzione di Amadeus, è stato di sicuro il balletto portato in scena da Lorella Cuccanini, co-conduttrice della quarta serata, in cui a sorpresa negli "improbabili" panni di Manuel Franjo, il ballerino venezuelano dai lunghi capelli, vero sex symbol degli anni '80, è apparso Fiorello.

Un tuffo al cuore per chi quegli anni li ha vissuti e proprio come Fiorello ballava sulle note di Sugar Sugar, in quel Fantastico 6 del 1985, che lo lanciò nell'immaginario collettivo come vero oggetto del desiderio di tutte le donne e le ragazze dell'epoca. Un omaggio inaspettato per il ballerino, che era ignaro del siparietto portato in scena da Fiorello, lo ha scoperto solo guardando la tv per seguire l'esibizione della sua "amica" Lorella Cuccarini.

"Mi sono buttato a terra dalle risate"

"E chi se lo immaginava! - dice il vero Manuel Franjo intervistato oggi dal Corriere. - Mi sono buttato a terra, dalle risate". Rimasto nell'immaginario collettivo per quei capelli lunghi, neri, cotonati e lo "sguardo assassino" ha raccontato con nostalgia quel periodo d'oro finendo poi per fare un appello a Fiorello.

Manuel Franjo oggi
Il ballerino Manuel Franjo oggi

"Avevo acceso la tv soprattutto per vedere Lorella, e guarda dove mi sono ritrovato. Quell'accento spagnolo poi, sono nato nel Venezuela da genitori spagnoli, ma non parlo così", spiega nell'intervista. "Sono diventato famoso senza sapere perché. Il primo ballerino era Mario Marozzi, io solo un solista americano arrivato a cercare fortuna. Eppure le fan mi aspettavano fuori dal teatro. Non potevo uscire da solo. Pippo Baudo domandò di me: 'Chi è il ballerino con i capelli lunghi?'. Chiese di parlarmi. Mi invitò a Fantastico 6, anche se io avevo già ballato con Heather Parisi l'anno precedente in Fantastico 5".

Il testo di Sugar Sugar

A quel tempo Lorella Cuccarini non era ancora fidanzata con Silvio Testi, diventato poi suo marito e in molti pensavano, o speravano, che con Manuel ci fosse del tenero, ma in realtà tra di loro c'era solo un'amicizia come ricorda il ballerino: "Io e Lorella stavano benissimo insieme, lei stakanovista che mi rimproverava per la mia pigrizia: 'Ma che ti siedi?'. Le facevo i dispetti parlandole nell'orecchio in diretta, tirandole giù la cerniera del vestito e lei si arrabbiava. Oggi forse non sarebbe possibile, ma ma se dovessimo seguire questa regola noi danzatori non potremmo lavorare, perché il contatto fa parte del mestiere".

Un periodo bellissimo

Sugar Sugar fu un enorme successo: "Il testo era pensato per me, la storia di un legame sentimentale con un bel ragazzo americano che ha gli occhi del colore del cielo di New York. Ho bellissimi ricordi di quegli anni -dice - Silvio Testi mi stava producendo un album dal titolo 'I need love'. Intanto io ballavo, ballavo".

Il grande cambiamento

Quel disco però fu un po' la fine della carriera in italia per Franjo: "Non venne distribuito così dissi basta, torno a New York. Ma successe un fatto imprevisto: il regista Salvatore Nocita mi vide in tv e mi volle nel ruolo dell'angelo della morte nella serie tv I promessi sposi. Cercava un interprete biondo con occhi azzurri, ma fu folgorato da me. Mi spiegò che, se mi avesse visto prima, mi avrebbe affidato il ruolo di Renzo. Ho seguito una scuola di recitazione".

Alla fine però a New York Franjo ci è andato: "Ci sono tornato per davvero. Ho continuato a lavorare nella musica, ma quando il digitale ha preso il sopravvento mi sono ritrovato spaesato pure io. Ho ripensato ai trascorsi a Roma. Avevo ancora fan in Italia. Nel suo libro Franco Miseria parlava di me con affetto. Così sono rientrato, dopo una breve tappa in Spagna a causa delle limitazioni della pandemia. Ed eccomi qua, aperto a tutte le possibilità. Ho alcuni progetti, fra cui una serie di live e registrazioni in un locale di San Lorenzo, il Charleston, molto intimo, scoperto passeggiando per Roma".

L'amicizia con Lorella Cuccarini

"Lorella è ancora splendida - commenta - Due anni fa l'ho incontrata per un'intervista e, oltre a farle i complimenti per la sua carriera, le ho domandato come faccia a scatenarsi su quei tacchi altissimi. Si capiva, che sarebbe arrivata lontano. È una star assoluta della tv, capace di ballare, danzare, condurre". Ma tra i due, anni prima era sceso il gelo.

"Seppi del matrimonio con Silvio quando ero tornato a New York. Ci eravamo un po' persi. La ritrovai nel programma televivo Tutti pazzi per la tv, era il 2000. Fu l'occasione per chiarirci: lei era rimasta male che io avessi detto no alle altre edizioni di Fantastico, ma ormai avevo preso altre strade, da ballerino solista e cantante. Abbiamo rinsaldato l'amicizia".

Tra Heather e Lorella

"Ho lavorato con entrambe, Heather è una ballerina fantastica, ma con me un po' freddina, distante. Lorella è una star assoluta e non l'ho mai sentita dire parole che non fossero di profonda ammirazione per Heather Parisi", racconta per mettere un punto sulla leggenda metropolitana che vorrebbero le due in competizione, tanto che nel 2016 sull'onda di questa notizia le due fecero insieme il programma Nemicamatissima.

L'appello a Fiorello

Oltre a ringraziarlo per aver acceso nuovamente un faro su di lui, il ballerino ha voluto lanciare un appello a Fiorello: "L'anno passato ho rivisto Lorella durante una breve ospitata a Viva Rai 2. È seguito un party dove ho potuto assaporare tutto il talento e la grandezza di Fiorello. Un genio del palcoscenico.

E ora gli dico: eccomi, sono qua! Chiamami".

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