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Orvieto Festival della Piana del Cavaliere, un tuffo nell'Umbria dell'arte

Due weekend da passare nel cuore dell'Umbria, per "l'Orvieto Festival della Piana del Cavaliere", tra musica, letteratura, teatro e lirica

Orvieto Festival della Piana del Cavaliere, un tuffo nell'Umbria dell'arte

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È iniziato l'8 settembre e proseguirà fino al 17, l’Orvieto Festival della Piana del Cavaliere, che torna con la settima edizione, ricca di novità ed eventi al Teatro Mancinelli di Orvieto. Tanti gli eventi da godere, per una fine estate che si tuffa nell'arte del cuore verde dell'Umbria e che prevede concerti, spettacoli, arti figurative, teatro, lirica e letteratura, facendo interagire tra loro tutte le forme d’arte.

Il calendario degli eventi

Dopo il concerto di apertura Danzando nel Bosco dell'8 in collaborazione con Umbria Green Festival, che ha visto protagonista il violinista Alessandro Quarta, oggi, sabato 9, nella Sala CittàSlow di Palazzo dei Sette il Prof. Bruno Milone, docente di Sociologia all’Istituto Universitario per Mediatori Linguistici di Milano, terrà la conferenza dedicata al tema del Festival 2023 Neruda: Residenze sulla Terra, in memoria dei 50 anni dalla morte del poeta cileno, Premio Nobel per la letteratura nel 1971.

Sempre oggi, il regista Valerio Ruiz porterà in scena Massimo Wertmüller e Nicoletta Della Corte, nello spettacolo Lina's Rhapsody. Ovvero: Avventure e canzoni di Lina Wertmuller. Nel pomeriggio di domenica 10, il bellissimo concerto del Coro da Camera italo-sloveno Vikra, diretto da Petra Grassi, che eseguirà brani per voci pari, tratti dal repertorio rinascimentale, romantico e contemporaneo. La serata si concluederà poi con l'Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani, residente del Festival, che presenterà una nuova produzione che unisce le arti visive al teatro e alla musica: Tableau Vivant.

In scena in collaborazione con Teatri 35, con uno spettacolo in cui si animeranno i quadri e le sculture di Raffaello e Michelangelo accompagnati dall’Offerta Musicale di Johann Sebastian Bach. L'orchestra tornerà poi nella mattinata del 17 settembre, con l’esecuzione dei concerti per archi del 1700. Una testimonianza delle residenze artistiche napoletane di quel periodo, di rara esecuzione.

Sabato 16 anche la musica vocale eseguita dagli allievi dell’Accademia del Teatro Carlo Felice di Genova, diretta da Francesco Meli, il più grande tenore in carriera in Europa, e Serena Gamberoni, accompagnati al pianoforte da Davide Cavalli che inaugurerà il secondo fine settimana insieme a Davide Muccioli con il concerto Prélude à la nuit per due pianoforti, soprano, tenore e baritono.

Altra grande novità, la residenza al Festival della Japan National Orchestra, con Kyohei Sorita solista e direttore, medaglia d'argento al Concorso pianistico Chopin 2021. In programma musiche di Čajkovskij, Pärt e Šostakovič eseguite sabato 16 settembre alle ore 21 al Teatro Mancinelli.

Domenica la conclusione nel tardo pomeriggio quando l’Orchestra della Scuola G. Sarti di Faenza, diretta dal maestro Jacopo Rivani, terrà un concerto corale di studenti e docenti i cui proventi saranno devoluti all’Associazione Amici della Scuola di Musica Sarti per contribuire all’acquisto di nuovi strumenti musicali, dopo la tragica alluvione dello scorso mese di maggio.

L'importanza della manifestazione

Lo scopo di questi due lunghi weekend di incontri, musica e teatro è quello di far incontrare generazioni e culture diverse, per un’immersione nella storia, nella tradizione e nella cultura del territorio, incrementandone la proposta artistica con la musica classica e sinfonica e di dare l'opportunità di assaporare con tutti i sensi le bellezze del territorio.

Qui tutte le informazioni e la prevendita dei biglietti per gli eventi.

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