Nautica

Nasce la barca costruita con materiali anti-incendio

A realizzarla sono piccole e medie imprese nautiche della provincia di Livorno, che si sono messe insieme per mettere a punto il progetto grazie al sostegno tecnologico del Polo Magona e al contributo della Regione Toscana

Nasce la barca costruita con materiali anti-incendio

Una barca di nuova concezione, costruita utilizzando la fibra di basalto e quindi dello stesso materiale delle pietre vulcaniche che, proprio grazie alle loro straordinarie proprietà, le attribuiscono una resistenza meccanica eccezionale, oltre che proprietà ignifughe che la rendono quasi inattaccabile dagli incendi.

A realizzarla sono piccole e medie imprese nautiche della provincia di Livorno, che si sono messe insieme per mettere a punto il progetto grazie al sostegno tecnologico del Polo Magona e al contributo della Regione Toscana, che l’ha finanziato con il Fondo europeo di sviluppo regionale. Le aziende che hanno realizzato la barca sono Marina Tre, Tripesce e Cmc di Rosignano e Navalmec di Montescudaio (Pisa). L'imbarcazione di 29 piedi è lunga 8,85 metri e larga 3,35 metri, è di tipo cabinato con grandi spazi in coperta e una grande zona lavoro per il pescatore nel pozzetto con specchio di poppa quadro.

"Il varo di questo straordinario prototipo - ha detto l’assessore regionale alle attività produttive Gianfranco Simoncini intervenendo a Rosignano Solvay - è un fatto davvero significativo, perchè testimonia della capacità di innovazione delle pmi toscane e, in particolare, di quelle della nautica. Si tratta di un settore che la Regione ha scelto di sostenere in maniera prioritaria e che mai come in questa fase deve essere messo in condizioni di riposizionarsi per diventare più competitivo sui mercati. L’innovazione e la ricerca sono gli strumenti più importanti per realizzare questo obiettivo che consideriamo un passaggio obbligato per il rilancio dello sviluppo".

L’assessore Simoncini ha ricordato come il progetto New Basalt Boat nasca dalla collaborazione fra mondo imprenditoriale e ricerca, un connubio facilitato dal Polo Tecnologico Magona che ha messo a disposizione i suoi studi sulle fibre di basalto, portate avanti per un decennio insieme all’Università di Pisa, dipartimento di chimica e scienza dei materiali. Il Polo sostiene l’alleanza strategica fra piccole e medie imprese artigiane, che sopperiscono alle piccole dimensioni aggregandosi in un’associazione temporanea d’impresa.

È questa che presenta il progetto in occasione del bando unico per ricerca e sviluppo finanziato dalla Regione con i fondi Fesr per circa 730 mila euro, a fronte di un investimento complessivo di oltre 1 milione.

Commenti