Giulia Lavatura è ancora in ospedale e ne avrà per più di un mese prima di essere dimessa. Il tentativo di togliersi la vita non è andato in porto, nonostante si sia gettata nel vuoto dal nono piano del suo appartamento in via Dradi a Ravenna. Ad avere la peggio sono stati la figlia Wendy, di 6 anni, e il cane, che la donna avrebbe trascinato con sé nel suo salto in giù. Adesso la 41enne avrà tutto il tempo per pensare al gesto che ha compiuto. Per il momento è in stato di fermo con l'accusa di omicidio pluriaggravato nei confronti della figlia e di uccisione di animali. In possesso della doppia cittadinanza italiana e svizzera, Giulia ha due lauree in Ingegneria e un master che le permette di insegnare scienze e matematica. Dopo diverse supplenze nel liceo artistico di Ravenna, ultimamente si arrangiava dando lezioni private a domicilio e online.
Chi è Giulia Lavatura
Spulciando sul suo profilo Facebook è facile intuire i suoi interessi e gli hobby. Giulia ama il cinema, la danza, le passeggiate in montagna e perfino l'uncinetto. Però, da almeno dieci anni era seguita dai medici del centro di salute mentale dell'Ausl Romagna. Gli incontri sarebbero stati frequenti e, a quanto pare, la donna prendeva anche psicofarmaci per la sua patologia psichica certificata dagli specialisti. A tratteggiare il profilo della 41enne sono le persone che la frequentavano. In particolare, come riporta il Corriere di Bologna, è Giulia Fabbri, una sua ex alunna, a evidenziarne la spiccata sensibilità. "Avevo bisogno di aiuto e di un docente che andasse al mio passo e seguisse i miei tempi - ha rivelato - e lei è stata una delle poche persone che ha avuto l'attenzione e la sensibilità di capirlo e starmi dietro". Sulla stessa lunghezza d'onda è Josefa Idem, campionessa olimpica di canoa ed ex politica, che in passato aveva frequentato Giulia. "L'ho conosciuta - ha dichiarato -in un momento in cui il marito lavorava all'estero le sono stata vicino. Ogni tanto ci sentivamo, sapevo di alcuni problemi familiari, che però non avrei mai pensato potessero portare a una tragedia di cui non riesco proprio a capacitarmi".
Le testimonianze
Non tutti i vicini di casa la conoscono, ma qualcuno ha avuto più volte modo di scambiare due chiacchiere con lei. "Non so quali problemi avesse Giulia - ha raccontato una donna al Quotidiano nazionale - ma le difficoltà le hanno un po' tutti. L'ho vista sempre sorridente, riservata, ma gentile. Non camminava mai a testa bassa". Un altro vicino ha dichiarato: "Abita poco sopra di me quindi spesso ci incontravamo sulle scale o al piano terra. Anche io la vedevo sempre con il suo cagnolino e con la sua bimba che faceva sempre le feste al mio cane. Ho saputo che ha scritto un post di condanna contro il padre e sono rimasto molto impressionato. Sono certo che quell’uomo venisse qui tutti i giorni per aiutare lei, la bimba e il marito". Ma c'è chi va anche controcorrente, come una ragazza che abita nello stesso palazzo di Giulia. "Ultimamente era strana - ha raccontato - era gentile ma di poche parole. Difficile che si fermasse per chiacchierare".
Le tensioni familiari
Gli inquirenti, in ogni caso, stanno indagando soprattutto sui rapporti familiari della 41enne, partendo dal messaggio di denuncia pubblicato da Giulia sul suo profilo Facebook. In particolare si dovrà chiarire di che natura fossero le tensioni dell'aspirante suicida con il padre del marito. Sembrerebbe che alcune divergeze d'opinione siano state palesate sui lavori di ristrutturazione dello stabile, eseguiti grazie al Superbonus 110%.
La donna, probabilmente, aveva paura di indebitarsi, ma si sarebbe trovata a scontrarsi con il suocero che, invece, era propenso a investire sui lavori. Idee diverse che sono state sottolineate in maniera forte da Giulia sul post scritto prima di lanciarsi dal balcone.
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