Stile

Nel futuro dell'orologeria ora scatta il «fattore X»

La Maison disegna un nuovo oscillatore in silicio e uno scappamento per eliminare ogni attrito

Fabrizio Rinversi

Era il 2001, quando il Freak di Ulysse Nardin irruppe nell'universo dell'Alta Orologeria. La sua meccanica montata su di un dispositivo «carrousel» stupì, ma ancor di più lo fece uno scappamento in cui, per la prima volta nel mondo dell'orologeria, venne utilizzato un materiale leggero, duro ma molto flessibile, amagnetico e con una superficie liscia: il silicio. Ulysse Nardin fu, così, la prima responsabile di una piccola rivoluzione nell'universo delle lancette e, imperterrita, ha continuato ad innovare, creando dei veri e propri orologi «laboratorio» su cui sperimentare soluzioni, testarle, valutarne l'efficacia nel lungo termine, per poi adattarle sui modelli «di serie».

La storia della Maison di Le Locle, cominciata 173 anni or sono, nel segno di straordinari Cronometri da Marina, oggi è consacrata allo sviluppo di nuove piattaforme tecniche in grado di tracciare i parametri evolutivi moderni. L'ultima espressione di tutto questo, proprio nel contesto Freak, è il concept watch denominato «neXt», dove il blocco movimento rotante in 60 minuti, fronte quadrante, del tipo «carrousel», è governato da un oscillatore volante futuribile, oggetto di 10 anni di studi: presenta un'architettura strutturata su lame in silicio per sfruttarne l'elasticità e con l'intento di eliminare totalmente l'asse del bilanciere, per creare un punto di rotazione virtuale. Non vi è, dunque, nessun asse, nessun perno, nessun rubino, nessun ponte, nessuna spirale, solo una costruzione in 3D su quattro strati paralleli di microlame (ben 32, della larghezza di 16 micrometri, connesse fra loro senza alcun contatto con la platina), che vanno a formare 16 triangoli sovrapposti, con l'aggiunta di quattro masse di regolazione in nickel e di uno strato massiccio che serve da volano: non troviamo alcuna frizione o in scarsissima misura , alcun contatto, alcuna usura, alcun olio, a favore di un'ottimizzazione assoluta del consumo energetico. Quest'oscillatore, così progettato, batte all'elevatissima frequenza di 12 Hz, in virtù della deformazione programmata delle suddette lame in silicio, e, per effetto della maggiore amplitudine delle oscillazioni, rispetto al sistema tradizionale bilanciere-spirale, permette un grande momento d'inerzia e una migliore funzione regolatrice del bilanciere, oltre a raggiungere una riserva di carica di 70 ore. Un simile prodigio si abbina ad altre due innovazioni d'avanguardia quali lo scappamento Ulysse Anchor (2014) e il sistema di ricarica automatica Grinder. Il ponte del movimento baguette, di forma trapezoidale, è incorniciato da quattro tubi luminescenti riempiti di Superluminova per un accattivante gioco di fosforescenza. Il tutto, infine, è compreso in una cassa in platino e titanio da 45 mm, con una lunetta rivestita in caucciù bianco e luminescente.

Il Freak neXt esalta il «fattore X», ossia quello che c'è ancora da conoscere, da esplorare, da scoprire, attraverso formule matematiche, ingegneria estrema, complesse interazioni, pura tecnologia e, perché no, creatività.

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