Proprio come recita il più abusato dei luoghi comuni, nel Lazio «nessuno va più a piedi perché usano tutti la macchina». E a confermarlo è lindagine dellIstat «Dati ambientali nelle città» relativa al 2006, da cui è emerso che i capoluoghi di provincia con i tassi di motorizzazione più alti in Italia sono Viterbo, con 753,9 autovetture per mille abitanti, Roma con 742,3 e Latina con 735,1. Un primato regionale dal quale però bisogna escludere Aosta che presenta un valore anomalo (1.932,9 autovetture per mille abitanti), spiegabile con la minore tassazione nelliscrizione di nuove autovetture. Dopo la capitale e i due capoluoghi regionali segue Olbia (734,7 autovetture per mille abitanti), e al quinto posto troviamo ancora Frosinone (715,9) a completare il festival laziale. I valori più bassi si riscontrano invece a Genova (464,8) e Venezia (423,7): dati che sembrano giustificarsi con la particolare morfologia del territorio, poco adatta specie per la laguna allutilizzo dellautomobile.
In media nel 2006 i capoluoghi di provincia registrano un tasso di motorizzazione pari a 619,7, pari allo 0,7 per cento in più rispetto al 2005. Entrando ancora più nello specifico, per quanto riguarda i motocicli, nel 2006 nei capoluoghi di provincia la loro diffusione è di 115,6 per mille abitanti (più 7,3 per cento rispetto al 2005): una diffusione sempre maggiore quella dei veicoli a due ruote, aumentati rispetto al 2000 del 56,7 per cento, con una variazione media annua del 7,8 per cento. Un fenomeno che sembra connesso alle difficoltà nel trovare parcheggio, alle crescenti congestioni del traffico urbano e alle limitazioni alla circolazione dei veicoli in zone cittadine. Nel 2006, per quanto riguarda le grandi città, il maggior incremento del numero di motocicli si registra a Roma (più 14,3 per cento), seguita a grande distanza da Palermo (più 9,8 per cento) e Catania (più 8,9 per cento).
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