Nel nostro Paese è esploso il fenomeno «poker cash»

La partenza sprint del neonato poker cash, legalmente online sulle piattaforme web di gioco italiane solo dal 18 luglio scorso, non ha sorpreso gli addetti ai lavori.
«Era nelle attese - dice infatti Fabrizio D’Aloia, presidente di Microgame, società capofila dei service provider per il gioco a distanza - che assumesse i contorni del fenomeno: per via dei numeri di valore, così come in termini di quote di mercato».
Del resto, gran parte della spesa prima della regolamentazione era presumibilmente giocata in nero.
Ecco allora che nel solo mese di agosto, il poker cash ha raccolto 900 milioni di euro, catalizzando le preferenze degli appassionati, cui ha restituito come vincite ben 870 milioni. Un payout molto alto che certo contribuisce all’appeal.
Nello stesso mese i giocatori online hanno speso invece poco più di un decimo per il poker a torneo. La principale differenza sta nel fatto che a quest’ultimo ci si iscrive per vincere un premio che diventa denaro solo in caso di utile piazzamento, mentre nel cash game si giocano subito soldi veri, liberi di entrare e uscire da un tavolo virtuale senza vincolo alcuno, seppure con un tetto massimo prefissato per la posta.
Può essere giocato in tutte le varianti, dal classico Texas Hold’em all’Omaha e al Seven Card Stud, nonché in versione Fixed Limit, Pot Limit e No-Limit.
«Non solo il poker cash completa l’offerta via Internet - aggiunge D’Aloia - ma appare anche in sinergia con gli eventi dal vivo del medesimo gioco e la prospettiva è di una sempre maggiore integrazione tra l’uno e gli altri».
Appuntamenti «live » in cui la tecnologia ha già fatto il suo ingresso, sotto forma di tavoli e fiches “parlanti”: nell’ambito del circuito People’s Poker Tour, Microgame ha infatti dotato i primi di antenne e le seconde di appositi tag Rfid (microtrasmettitori in radiofrequenza) così da controllare in tempo reale gli stack in dote a ciascun giocatore.
«È il modo - spiega il presidente della società - per restituire al pubblico in sala e da casa, via web tv o in radio streaming, una classifica generale sempre aggiornata, livello per livello e mano per mano. E i giocatori possono scegliere le proprie strategie alla luce di informazioni prima disponibili solo nei tornei online».
Tornando al web, Microgame, che sviluppa e rende disponibili piattaforme software e servizi per la raccolta di scommesse, giochi di abilità, puntate al totalizzatore, Bingo e lotterie istantanee, ha aggregato virtualmente i giocatori online in un’unica community, denominata People’s Network, che è tuttora la più grande in Italia: i conti di gioco attivi sono oltre due milioni e il numero di siti serviti sfiora complessivamente i 150.


Quanto alle cifre legate agli internauti appassionati di poker, «gli utenti unici connessi ogni giorno al network superano i 45mila; e la raccolta relativa al gioco online in modalità cash e a torneo, dall’inizio dell’anno a oggi, ammonta a circa 850 milioni di euro».

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