Viaggi

Nell'Irlanda dei celti dove l'oceano ruggisce e la campagna è dolce

È l'estrema punta nord dell'isola, coste alte e rocciose con fortini difensivi, castelli e cascate, luoghi sacri ai celti, allegri pub

Dora Ravanelli

Penisola di Inishowen, estrema punta nord dell'Irlanda, Contea di Donegal. Ovvero il set cinematografico perfetto per ambientare qualsiasi film. Di guerra? Fort Dunree, a picco sull'omonimo capo tra Oceano Atlantico e Lough (lago) Swilly, forte militare a difesa di ogni invasione dal mare. Di fantascienza? Malin Head, drammatico, roccioso, battuto dai venti e dalle acque oceaniche, dove, infatti, è stato girato parte dell'8° episodio di «Guerre Stellari», in uscita a dicembre.

Mistico? Il passo di Mamore Gap - glabro, panoramico, dominante su Dunaff Head -, meta di un pellegrinaggio, di cui sono testimonianza i doni lasciati dai fedeli «per grazia ricevuta». Pellicola romantica? Non c'è che l'imbarazzo della scelta, perché si attraversano colline morbide; pianure punteggiate da dimore e case di campagna perfette; pascoli con cavalli, greggi e armenti; ragnatele azzurre di fiordi, fiumi e laghi, che fendono quel verde di cui l'isola dovrebbe vantare il copyright, perché senza uguali. Film d'avventure in mare? Molti i naufragi a causa di tempeste o di scontri guerreggiati in epoche diverse su galeoni, navi, sommergibili mentre i colorati pescherecci affrontavano ogni giorno - e affrontano -, partendo da pittoreschi porticcioli, l'oceano. Conosciuta nel mondo è la magnifica partitura di «Amazing Grace», composta nel 700 dal commerciante di schiavi John Newton, scampato a una burrasca al largo della penisola. Inishowen, 880 kmq, abbraccia i mille volti del Paese, dove il senso dell'ospitalità e la bellezza della natura sono i piatti forti. A Burt s'incontrano il più antico forte in pietra ad anello dell'età del Ferro, poi sede dei sovrani gaelici (800 a.C-1200 d.C.), Grianàn of Aileach, dove affonda il dna irlandese; il cinquecentesco Castello e la moderna chiesa, circolare, vincitrice dell'European Award Design. Accogliente l'An Grianàn Hotel (www.angriananhotel.com, da 99 euro), volutamente démodé, ottimi piatti locali nell'Old Church Restaurant, ex cappella dell'800. Percorrendo la spettacolare strada costiera Inishowen 100, Fort Dunree è la fortificazione dell'immaginario che si fa realtà. Posizione a «nido d'aquila», visione totale sulle acque interne e sull'oceano, mura ciclopiche, cannoni, alloggi per ufficiali e truppe, il museo: una perfetta «summa» di arte militare.

Scavallando il panoramico Gap of Mamore, ecco le cascate di Glenevin e il centro ippico Tullagh Bay (www. tullaghbayequestrian.ie): si va a cavallo tra sabbia, conchiglie e rocce teatrali dell'omonima baia. A Clonmany, sosta nella casa-boutique «Glendowen» (www.glendowen.com), il migliore tessuto tweed del Donegal, lane calde lavorate a mano (da 80 euro). Ci si siede nell'allegro pub The Rusty Nail della famiglia McDonagh (+353.749376116), a Crossconnell, musica dal vivo, birre, aragosta e salmone marinati al whiskey. Ballyliffin significa golf, surf, ma anche dune dorate. Ideale il soggiorno nell'omonimo Lodge (www. ballyliffinlodge.com, da 120 euro) - vista oceano, atmosfera di tradizione -, da cui si raggiunge il Doagh Famine Village, insediamento dove famiglie vivevano, ai limiti della sopravvivenza, dall'800 e fino a pochi decenni fa. Tutto è originale: gli ambienti, gli utensili, i mobili... Proseguendo sulla Wild Atlantic Way, si tocca la punta estrema nord, Malin Head. Natura brulla, fiori con filamenti candidi piegati al vento; massi neri affioranti, potenza scenica; la prima stazione-radio nel 1910; il pub Farren's dal 1825; delfini e balene; bici a noleggio. A sud, Carndonagh è il centro religioso del Donegal. Una grande croce in pietra scolpita e altre due steli sono tra le testimonianze più antiche del Cristianesimo in Europa. Si cena e alloggia al pub-ristorante-hotel McGrory's a Culdaff, stessa famiglia dal 1924 (mcgrorys.com, b&b da 50 euro), eccellenti le musiche «live» e i piatti di pesce o carne. Sulla costa est, Greencastle somma in sé il porto, un campo golf e il Museo marittimo, orgoglio della tradizione marinara e nautica (www.inishowenmaritime.com). Più a sud, a Redcastle, intorno all'omonimo albergo (redcastlehotel.com, da 135 euro), ruota un altro 9 buche, piante, fiori e il salmastro Lough Foyle. Romantica la passeggiata tra gusci di barche in secca e piccoli moli. Dalla veranda dell'hotel, fronte oceano, dove si fa la prima colazione, in mezzo a scogli affioranti si vede spesso una foca giocare. Buongiorno migliore non c'è. Informazioni: www.irlanda.

com.

Commenti