Con «Dopo di noi» certezze alle persone con disabilità

La polizza rappresenta una risposta concreta per un futuro indipendente per chi è portatore di handicap

Ennio Montagnani

Il futuro delle persone con disabilità è il cuore della legge sul «Dopo di noi» (L.112/2016), una conquista giuridica di grande crescita culturale che induce ad affrontare il problema in maniera concreta. Parliamo, del resto, di una legge che rappresenta un passaggio cruciale verso la deistituzionalizzazione e la costruzione di percorsi di autonomia direttamente riferito alle fasi della vita interessate dalla scomparsa dei familiari. Non è un caso che «Dopo di noi» sia anche il nome della soluzione assicurativa di Cattolica Assicurazioni pensata per dare certezze al futuro delle persone con disabilità, un vero atto d'amore che si iscrive perfettamente in questa nuova cultura da promuovere, da mettere in circolo nell'immediato. Frutto della collaborazione con Anffas Onlus (Associazione nazionale di famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale) e Fondazione nazionale Anffas «Dopo di Noi», la soluzione assicurativa può essere sottoscritta da persone di età compresa tra i 18 e gli 80 anni che abbiano un rapporto di parentela, di affinità o il ruolo di tutore o di curatore di una persona affetta da autismo, Sindrome di Down o altre forme di disabilità (un ventaglio di specifiche che rendono la soluzione di Cattolica Assicurazioni unica nel panorama assicurativo italiano).

«Dopo di noi» è un atto d'amore, si diceva, un «prodotto etico», non soltanto una «polizza». È il modo per continuare a stare vicino alle persone che amiamo anche quando non ci saremo più. Ma la progettazione del «dopo di noi» garantisce il diritto a un futuro di maggiore sicurezza e serenità solo se attivata già «durante no». «Senza una preparazione adeguata e supportata», afferma Emilio Rota, presidente della Fondazione nazionale «Dopo di Noi» Anffas, «i genitori finiscono con l'affrontare la situazione in termini emergenziali». Mettere in circolo la cultura del «durante noi e dopo di noi» significa riconoscere che «le stagioni della vita sono destinate a mutare», precisa Rota, «perché da una parte, la rete familiare invecchia, diventa più debole, e dall'altra, la persona con disabilità si rende sempre più conto che sta conducendo una vita non indipendente».

Da un punto di vista più tecnico, questa soluzione di Cattolica Assicurazioni è un piano di accumulo del risparmio a vita intera a premio unico ricorrente, con la possibilità in qualsiasi momento di fare versamenti aggiuntivi. La flessibilità della soluzione permette, inoltre, di scegliere anche la durata dei pagamenti dei premi, che va dai 10 ai 30 anni. Nel caso di qualunque imprevisto è possibile riscattare totalmente o parzialmente quanto accumulato. La solidità della scelta è legata alla Gestione Separata Ri.Spe.Vi., che protegge il capitale accantonato e ne garantisce il consolidamento dei risultati nel tempo. In questo modo i risparmi che vengono accumulati sono annualmente rivalutati e garantiti al 100%. In sintesi, il capitale costruito può solo crescere e mai diminuire. Pensata per assicurare un futuro sereno alla persona con disabilità, «Dopo di no» prevede che il beneficiario possa disporre del capitale in un'unica soluzione oppure attraverso l'erogazione di una rendita vitalizia mensile, rivalutabile annualmente e calcolata in funzione del tipo di disabilità e dell'età della persona con disabilità. Non solo «dopo», la polizza protegge anche «durante». Nel caso in cui il sottoscrittore subisca un grave evento, infatti, la compagnia fa immediatamente e concretamente fronte alle necessità della persona con disabilità.

Sono due le garanzie aggiuntive, tra loro alternative, che corrispondono ai beneficiari un capitale in caso di decesso o di sopravvenuta malattia organica o infortunio che abbia, come conseguenza, un'invalidità totale e permanente dell'assicurato di grado pari o superiore al 66%.

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