"Non sono qui per far nulla". Scontro tra Salvini e Di Maio

Ennessima lite sugli inceneritori. Di Maio: "Non sono nel contratto". Il leghista: "Rifiuti producano utili, non roghi"

"Non sono qui per far nulla". Scontro tra Salvini e Di Maio

La tensione tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio è alle stelle. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è quella dei rifiuti.

Il vicepremier grillino ha provato in qualche modo a placare gli animi. "Credo solo che quando si sa che due forze politiche hanno idee diverse questo non sia un problema, anche quando lo si dice. L'importante è sapere che cosa c'è nel contratto e non serve creare tensioni inutili quando una cosa non è prevista e quindi il problema non si pone. Gli inceneritori non sono nel contratto. E poi se parliamo di inceneritori in Campania c'è già uno dei più grandi in Europa. Tra l'altro quella è la mia regione, c'è la mia famiglia, e il Movimento ha preso quasi il 60% e crediamo Di sapere che in quella regione bisogna fermare il business dei rifiuti".

Ma Salvini oggi ha rincarato la dose. "I rifiuti vanno smaltiti producendo anche utili, energia, ricchezza e non producendo i roghi tossici che avvelenano e ammazzano. Le imprese campane pagano la tassa di smaltimento rifiuti come i milanesi e i romani e non capisco perché quello che accade in tutta Italia e in tutto il mondo non debba accadere in alcune regioni. Se produci dei rifiuti, quasi ovunque quei rifiuti significano ricchezze e non significano devastazione". E ancora: "Bisogna spiegare alla nostra gente che per il nostro bene e per il nostro business - ho visitato dei paesi europei dove i termovalorizzatori sono al centro della città e sono dei modelli culturali - non possiamo più far finta di niente. Se altri hanno fatto finta di niente per trent'anni, io non sono al governo per fare finta di niente".

Un'altra stoccata dal leghista è arrivata sul tema delle infrastrutture parlando all'assemblea della Cna. "Sabato sono di animo positivo e non ho voglia di polemizzare con nessuno. Lo dico ad amici di governo con cui ho firmato contratto. Quando io prendo un impegno do anima e sangue per arrivare fino in fondo. Ma poi la realtà cambia, c'è bisogno di andare avanti, non indietro. Sono contento che siano ripresi i lavori per la Tap. Se c'è un'infrastruttura cominciata in linea di principio, dopo un'analisi di costi/benefici, quello che ho cominciato vorrei finirlo.

Rispettando le sensibilità di tutti".

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