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Obama, vertice alla Casa Bianca sulla sicurezza

Vertice alla Casa Bianca: gli uomini del presidente, con i vertici Fbi e Cia, tenteranno di tappare le falle nei dispositivi di sicurezza, le cui fragilità sono emerse dopo il falito attentato di Natale e il panico di ieri all'aeroporto di Newark. Possibile un rimpasto nel governo: rischia il segretario della Sicurezza Janet Napolitano. Nello Yemen riaprono le ambasciate

Obama, vertice alla Casa Bianca sulla sicurezza

Washington - Il presidente Barack Obama ha messo al primo punto della propria agenda la sicurezza. Rientrato dalle vacanze ha convocato un vertice con i suoi consiglieri dedicata al tentato attacco terroristico di Natale. Seguirà una dichiarazione, prevista alle 16 di Washington (ore 22 italiane). Alla riunione prenderanno parte anche il segretario di stato Hillary Clinton, il ministro della difesa Robert Gates, il ministro per la sicurezza nazionale Janet Napolitano, il direttore della Cia Leon Panetta, il direttore dell'Fbi Robert Mueller, il consigliere per la sicurezza James Jones e numerosi altri consiglieri di Obama in materia di sicurezza e lotta al terrorismo. In serata Obama si incontrerà anche con i leader democratici del Congresso.

Lista dei sospetti Nella dichiarazione in programma dopo la riunione sulla sicurezza, Obama annuncerà una serie di iniziative volte ad aumentare le difese nei confronti di tentativi terroristici come quello di Natale, ha riferito un funzionario della Casa Bianca. Tra le iniziative che saranno indicate da Obama vi saranno anche modifiche del modo in cui è organizzata la lista dei sospetti terroristi da tenere d'occhio, un sistema che ha mostrato i suoi limiti in occasione del tentativo dello studente nigeriano Umar Faruk Abdulmutallab di far esplodere un aereo Usa, poco prima dell'atterraggio a Detroit, con esplosivo nascosto nelle mutande. I repubblicani hanno accusato Obama di avere messo in secondo piano la guerra ai terroristi.  

Yemen, riaprono le ambasciate E' stata riaperta l'ambasciata degli Stati Uniti nella capitale dello Yemen, Sanaa, rimasta chiusa per due giorni per minacce terroristiche da parte di al Qaeda. Lo riferisce il sito internet della stessa ambasciata.

Anche le rappresentanze di Francia e Gran Bretagna hanno riaperto, anche se restano chiuse al pubblico le rispettive sezioni consolari.

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