Roma

«Occhio alla spesa», sotto l’albero i consigli di Alessandro Di Pietro

Anna Maria Tarantino

Il segreto per vivere felici? Difficile dirlo. Di sicuro mangiar bene significa stare bene, la condizione ideale dunque per avvicinarsi quanto più alla felicità. A tale proposito, il giornalista televisivo Alessandro Di Pietro firma l’allettante libro edito da Rai-Eri Mondadori «Occhio alla spesa», dal titolo che riprende la sua fortunata trasmissione di Raiuno. Con questo volume Di Pietro ci regala un utile vademecum contro le fregature alimentari che avvelenano, è proprio il caso di dirlo, la nostra vita. Un’opera coraggiosa nell’affrontare un tema che interessa tutti, parte del quale risulta un condensato di ricette e consigli facili da seguire.
Da tempo lei si occupa dei problemi dell’alimentazione. Quanto conta mangiar bene per la salute?
«Noi siamo quello che mangiamo. Partendo da questo assioma, mangiar bene, significa stare bene, in quanto, una sana e corretta alimentazione è alla base del nostro quadro fisiologico. Fare la spesa, è altrettanto importante, in quanto attraverso una scelta ponderata e sicura si riesce ad optare per la qualità dei prodotti, che, non sempre è in linea con quanto descritto nelle etichettature».
Il pesce, considerato uno degli alimenti principe, è preferibile comprarlo al mercato rionale o nei supermercati?
«Premesso che siamo un Paese bagnato per i due terzi dal mare, tuttavia la banale fettina è ancora il piatto quasi del giorno perché di semplice e veloce preparazione. È bene invece imporsi un’alimentazione varia e ricca di vitamine, quindi mangiare sempre frutta e verdura e naturalmente il pesce almeno due volte alla settimana. Per quanto concerne il luogo più adatto all’acquisto, è preferibile rivolgersi alle pescherie, piuttosto che ai mercati rionali, in quanto c’è più controllo da parte delle strutture sanitarie, i mercati sono controllati invece solo dai vigili urbani che sono più attenti all’aspetto merceologico piuttosto che a quello igienico sanitario. Nei supermercati, gli impiegati preposti alla vendita del pesce hanno l’obbligo di indossare divise e guanti di lattice, inoltre, il pesce è sempre riposto in contenitori con il ghiaccio».
Quali sono i mercati più convenienti?
«Di sicuro quelli di periferia e in particolare quello di Valmelaina, quello sulla Portuense ed infine quello di piazza San Giovanni di Dio. Via via che ci si avvicina al centro storico, i prezzi aumentano fino al 30 per cento»
Come nasce l’idea di scrivere questo libro?
«Ho sentito la necessità di fornire un manuale utile a tutti coloro che sentono il bisogno di informarsi e saperne di più su cosa scegliere e comprare in fatto di alimentazione. In fondo, è un argomento saliente, sul quale è bene non lasciare nulla al caso. Spero che molti dei miei consigli, rintracciabili nel libro, diventino una guida, per meglio orientarsi nel viaggio quotidiano che si percorre in cucina.
Cos’altro aggiungere? Certamente un libro necessario e facile da consultare, frutto di una ricerca rivolta a tutti i consumatori: nessuno escluso.

Scusate se è poco.

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