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Il pari non serve a nessuno E ora Bologna rischia la B

Pagliuca miracolo. E il tabellone nasconde alla Samp il pari del Milan

Claudio De Carli

nostro inviato a Bologna

Bologna allo spareggio con il Parma e Sampdoria in Uefa: delusione totale. Comunque c’è stato anche un miracolo di Pagliuca a cinque dallo scadere quando ha respinto con la gamba sinistra un colpo di testa di Rossini. Un gesto d’istinto, d’intuito, di classe, dovrebbero iniziare fin da ora a scolpire in piazza Maggiore un monumento a Pagliucone a prescindere dall’esito finale di questa stagione.
Altre cose importanti da fare a Bologna: prendere il palo di destra della porta di Gianluca e metterlo in bacheca con i trofei da mostrare ai visitatori. Il suddetto è stato colpito due volte nel primo tempo da Volpi e Zenoni, più o meno nello stesso punto, con Pagliuca immobile, schiantato dal caldo e dai suoi compagni. Terzo benefattore da menzionare l’arbitro Paparesta che non se l’è sentita di decretare un rigore, apparso sacrosanto, per un fallo di Nervo su Tonetto dopo un quarto d’ora di gioco. Il direttore ha fatto segno di continuare l’azione ma aveva l’espressione di quello che mai avrebbe voluto trovarsi al Dall’Ara in quel momento.
Occorre anche precisare che la Sampdoria ha giocato meglio, ottima organizzazione, freschezza, Rossini terminale sempre pericoloso di ogni azione, insomma meritava di vincere, tre punti che l’avrebbero premiata con la Champions league.
Il Bologna poca roba, l’autonomia di Locatelli è durata cinque minuti, un assist a Cipriani che ha colto la traversa, e poi è sparito dal campo, spesso dribblandosi. Legrottaglie e Juarez incerti e irrisi dagli avversari, Zagorakis un birillo, davanti Cipriani lontano da una condizione accettabile.
Eppure Mazzone ha tentato di vincerla. A un certo punto ha capito che questo 0-0 gli avrebbe tolto altri quindici giorni di vita e ha inserito Tare, Meghni e Loviso al posto di Juarez, il brasiliano più inutile del campionato. Il solo Tare lo ha ricambiato con un paio di sventole da fuori area che Antonioli ha smanacciato. Mazzone l’ha giocata anche lui, mai seduto neppure per un solo secondo, ha fatto anche un paio di scatti che a Locatelli non sarebbero mai riusciti.
In realtà ci sarebbe da aggiungere anche Flachi fra i benefattori del Bologna attuale, ma sarebbe ingiusto infierire contro una squadra gloriosa che si trova ad affrontare gli spareggi del 14 e 18 giugno in una situazione gravissima.

Curiosamente il tabellone dello stadio non ha mostrato tutti i risultati, ma non il momento del pareggio del Milan a Udine: non volevano svegliare la Sampdoria.

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