Roma

La paura di aver contratto una malattia dietro la strage di Acquapendente

Imo Seri temeva di aver preso l'epatite dopo un rapporto sessuale occasionale e di aver contagiato il figlio e la moglie. Quest'ultima, inoltre, aveva scoperto che il marito aveva sua relazione extraconiugale e minacciava di portargli via il bambino

Temeva di aver contratto una grave infezione ed era ossessionato dalla gelosia della moglie, che aveva scoperto una sua relazione extraconiugale. Sarebbero queste due le molle che hanno spinto Imo Seri a massacrare a martellate il figlioletto Francesco, di quattro anni, e la Moglie Tamara Sperandini, di 37 anni mentre dormivano.
I carabinieri indagano a 360 gradi per spiegare il duplice omicidio-suicidio, che due giorni fa ha sconvolto il paese di Acquapendente, in provincia di Viterbo. Difficile per la gente del paese riuscire a capire cosa possa aver spinto un uomo, che tutto sommato sembrava calmo e taciturno, a trasformarsi in una belva sanguinaria.
Seri in passato aveva avuto problemi di esaurimento nervoso, dal quale era però uscito dopo essere stato congedato. Ma nessuno aveva capito quanto profondi fossero i suoi problemi. Secondo gli investigatori che si occupano del caso l'uomo negli ultimi tempi era terrorizzato dall'idea di aver contratto una grave forma di epatite e di averla trasmessa al figlio e alla stessa moglie.
Il timore di essere malato e di aver contagiato i familiari era diventata una vera e propria ossessione da quando, alcune settimane fa, aveva scoperto che la donna con la quale aveva avuto un rapporto occasionale non protetto era malata di Hcv, ovvero una grave forma di epatite. La circostanza è stata confermata ai carabinieri dal medico di famiglia, il quale ha riferito che Seri si rivolgeva continuamente a lui per manifestargli i suoi timori. Nemmeno l'esito negativo delle analisi cui si era sottoposto era riuscito a tranquillizzarlo, tanto che a ogni minimo disturbo tornava dal medico per chiedere aiuto.


I nuovi elementi, secondo gli investigatori, rendono più complesso in quadro in cui è maturata la mattanza: il combinato disposto delle due situazioni potrebbero aver inciso profondamente nella psiche dell'uomo che in un raptus di follia ha deciso di cancellare tutte le paure, sterminando la sua famiglia e togliendosi la vita.

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