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Pedofilia, bufera sul cardinale Brady: fece firmare i bimbi per non parlare

 Il primate aveva partecipato a riunioni nel corso delle quali le vittime si erano impegnate al silenzio. Scoppia la polemica in Irlanda

Pedofilia, bufera sul cardinale Brady: 
fece firmare i bimbi per non parlare

Dublino - Associazioni irlandesi per la difesa delle vittime di abusi sessuali hanno chiesto oggi le dimissioni del cardinale Sean Brady, primate d’Irlanda, dopo la sua conferma di aver partecipato a riunioni nel corso delle quali le presunte vittime si sarebbero impegnate al silenzio.

Le ammissioni della Chiesa La Chiesa cattolica ha confermato, in un comunicato, che il cardinale, che all’epoca era sacerdote e segretario part time dell’arcivescovo di Kilmore, Francis McKiernan, ora deceduto, aveva partecipato nel 1975 a tali riunioni. Sean Brady ha partecipato a due riunioni con due vittime presunte, nel corso delle quali queste ultime "hanno firmato impegni promettendo di rispettare la confidenzialità della raccolta d’informazioni", ha confermato la Chiesa.

Maeve Lewis, direttrice dell’associazione di difesa delle vittime "One in Four" ritiene che il cardinale debba lasciare le sua funzioni perchè, ha detto, "il cardinale Brady è il capo della Chiesa irlandese. Deve dare risposte a diversi scandali su abusi sessuali che sono emersi. Questa rivelazione toglie ogni credibilità al cardinale Brady che deve dimettersi".

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