Il menu etnico non convince. Piace poco ad alunni e genitori. Così il neo-assessore alla Scuola del Comune, Laura Marsilio, ha deciso di cancellare liniziativa introdotta sotto lex sindaco Walter Veltroni.
«Ho disposto una rilevazione a campione del gradimento negli istituti dei vari municipi romani - ha spiegato -. I dati sono sconfortanti: un 50-80 per cento dei menù dellest europeo viene scartato così come un 30-40 per cento di quelli peruviano e cinese. Per questo ho disposto limmediata sospensione dei menu etnici. Questi dati confermano che il progetto non piace ai più piccoli e quei risultati parzialmente sufficienti sono stati raggiunti solo grazie allimpegno profuso dai docenti».
«Oltre ad aver bloccato i menu - prosegue Laura Marsilio - ho disposto lapertura di una concertazione con insegnanti, genitori, associazioni ed enti (ministero dellAgricoltura, Confagricoltura, università) per valutare e confrontarci sullistituzione di piatti regionali nazionali e sulla conoscenza dei sapori della cucina mediterranea».
Allo stesso tempo il neo assessore fa sapere di voler valutare le proposte provenienti dalle varie scuole, per cercare di far conoscere i piatti e i cibi delle diverse culture e delle varie popolazioni immigrate presenti nella capitale attraverso magari la creazione di laboratori o di progetti speciali.
«In questo modo si impedirà anche lo spreco di importanti risorse pubbliche, da utilizzare con più oculatezza per i problemi della scuola - conclude - nonchè il salto del pasto per tanti piccoli che seguono il tempo pieno.
Perché abolire il menu etnico? «Non piace agli alunni»
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