Le pericolose infezioni osteoarticolari colpiscono oltre 15mila pazienti italiani

Ogni anno sono almeno 28mila le nuove infezioni croniche di interesse ortopedico, 32 per 100mila abitanti. Sono 138mila i pazienti censiti con questa problematica e, ogni anno, 85mila persone tra pazienti e stretti familiari sono coinvolti: in pratica il problema è toccato direttamente da poco meno di un milione di persone in Italia. Il costo per la cura di queste patologie che sono complesse è elevato: oltre il 32% del budget dell'intera ortopedia italiana. I pazienti con infezioni ossee croniche sono prevalentemente giovani e nell'economia sociale rappresentano un problema più significativo rispetto a quello di una persona anziana con problemi artrotici.
«L'osteomielite - dice il professor Giorgio Maria Calori, presidente della European Society Tissue Regeneration in Orthopaedies Traumatology, primario della chirurgia ortopedica riparativa dell'Istituto Gaetano Pini, riconosciuto hub italiano della Associazione Italiana Infezioni Osteoarticolari- è una infezione particolarmente grave che interessa l'apparato scheletrico sostenuta generalmente dallo stafilococco aureo. É la manifestazione più grave delle infezioni che possono verificarsi a danno della struttura scheletrica. Non è una patologia nota alla collettività e risulta spesso sottovalutata a causa del suo decorso molto lungo. L'osteomielite si può verificare nelle fratture esposte, ma ancora molti sono i casi contratti in sala operatoria: in Italia oltre 15mila ogni anno. Attualmente ci sono appositi reparti di alta specializzazione dedicati al trattamento delle forme settiche, tra cui proprio quelle post-chirurgiche».

É importante che le famiglie siano informate su quali sono i centri di riferimento per la cura specifica delle infezioni ossee.

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