Roma

La periferia degradata culla il «sogno collettivo» di Fea

Un condominio periferico e fatiscente sul quale incombe la spada di Damocle dello sfratto. È questo l’universo drammatico nel quale si snocciola la toccante storia descritta da Alessandro Fea in «7 sogni», un lavoro del 2008 che torna da questa sera sulle scene capitoline con un cast in gran parte rinnovato.
Capace di una scrittura che sfiora il naturalismo più classico per virare poi verso scenari simbolici e lirici, l’autore (qui anche regista e musicista) romano (tra i suoi spettacoli ricordiamo Jenna, XY Redux, Limbo, Patti Smith) ci regala qui un angolo di quotidianità colorato da icone umane le cui esistenze si intrecciano tra loro e vanno a comporre una vera e propria «trincea» dei sentimenti più profondi e del senso di giustizia grazie al quale combattere l’imbarbarimento del mondo in cui ci troviamo a vivere e dell’asservimento al «dio denaro» che sembra la cifra principale della nostra società.
Perché è semplicemente con le loro storie comuni ma dolorose che la gattara Adriana, il folle Benito, il transessuale Marta, lo sfortunato Enzo, l’appassionata Maria, la sofferente Emma si oppongono alla speculazione edilizia di cui sono vittime. È con la forza di dire no e di lottare insieme che questo disperato manipolo di soldati disarmati riesce ad alzare la voce e - forse - a cambiare le cose.
È con la tragedia dolente sprigionata del loro bisogno di sopravvivere e di amare (e amarsi) che questi luminosi personaggi ci fanno pensare ai Giganti della montagna di Pirandello: a un sogno collettivo, pietoso e poetico, dove la minaccia della distruzione dell’Uomo si traduce, per contrasto, in una necessaria affermazione dell’Uomo stesso, dei suoi valori più veri e primigeni.
Il tutto impastato in un romanesco familiare e contemporaneo, scandito dal significativo intervento della musica. In scena ci sono Roberto Manzi, Mario Toccafondi, Michele Balducci, Antonella Dell’Ariccia, Ketty Di Porto e Claudia D’Angelo.
Al teatro Sala Uno dal 21 al 25 aprile. Informazioni al numero 06.

89531154.

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