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Quei milioni donati in silenzio: la vera lezione alla Ferragni

Sono moltissime le star italiane ed internazionali impegnate in opere di beneficenza che, al contrario del caso Ferragni, hanno deciso da sempre di restate anonime. A cominciare dall'attore Keanu Reeves

Quei milioni donati in silenzio: la vera lezione alla Ferragni

Non accenna a placarsi l’"affaire pandoro" che ha coinvolto Chiara Ferragni, accusata di poca chiarezza nel pubblicizzare un pandoro con il suo marchio, di cui una parte del ricavato sarebbe dovuta andare ad una associazione benefica. Il caso ha aperto un’enorme problema che stanno ora vivendo le associazioni benefiche, che della parola trasparenza hanno fatto un cavallo di battaglia, preoccupate da questa perdita di credibilità da parte della gente. Senza fare di tutta l’erba un fascio, il caso ha comunque diviso l’opinione pubblica tra chi in buonafede crede all’errore di comunicazione, spiegato da Chiara Ferragni in un video di scuse, e chi invece sostiene che non soltanto il suo sia un meccanismo ben sperimentato, ma che la vera beneficenza di faccia senza tanto clamore.

I testimonial silenziosi

A questa ultima tendenza, quella di donare ma rimanere in silenzio, appartengono grandi nomi del mondo dello spettacolo e dell’imprenditoria sia italiani che esteri. Molti di loro hanno versato ingenti somme dal proprio patrimonio personale in maniera anonima, altri prestando la loro immagine senza ricevere in cambio cachet e in ogni caso rimanendo il più possibile in silenzio. A cominciare da Keanu Reeves che ha donato 31,5 milioni di dollari, compenso per le pellicole del cult Matrix, alla ricerca sul cancro, patologia di cui si era ammalata la sorella Kim colpita da una leucemia.

Anche dopo la guarigione della sorella Keanu ha comunque continuato a portare avanti alcuni progetti personali dando vita alla propria fondazione senza scopo di lucro: “Non mi piace che questa sia legata al mio nome - ha spiegato a chi gli chiedeva conto - lascio semplicemente che facciano tutto loro in autonomia". Un altro insospettabile è l’attore Johnny Depp, di cui si è venuti a conoscenza dopo che ha deciso di versare la cifra di un milione di dollari, ricevuta come risarcimento dall’ex moglie Aber Heard, ad alcune associazioni come la Make-A-Film Foundation, The Painted Turtle, Red Feather, la Amazonia Fund Alliance e la Tetiaroa Society, quest'ultima che ha sede nell'omonimo atollo del Pacifico dove aveva casa Marlon Brando.

I grandi nomi

Patrimoni giganteschi di cui non si conosce l’entità totale, ma neanche le cifre donate in assoluta anonimità, sono quelli versati dai grandi filantropi del nostro tempo, gli uomini più ricchi del pianeta come fondatore di Amazon Jeff Bezos, il proprietario di Meta Mark Zuckerberg o Elon Musk. E ancora George Soros e Bill Gate. Proprio quest’ultimo, con la sua associazione, sembra sia arrivato a donare 30 miliardi di dollari in beneficenza. Ma non solo personaggi esteri anche in Italia grandi nomi del mondo della moda come Giorgio Armani e Renzo Rosso di Diesel, hanno donato molti soldi. Il primo molto sensibile al tema della fame, finanzia associazioni come Les Restaurants Du coeur a Parigi, The Trussel Trust a Londra, Florence in Giappone e la cinese China Soong Ching Ling e l’Opera San Francesco per i poveri a Milano.

Rosso, ha fondato invece la Only The Brave, il cui scopo è quello di combattere le disuguaglianze sociali. Si tratta di un ente che supporta le aree più svantaggiate a livello mondiale. Della sua dotazione finanziaria, il 10% è investito in Italia; il restante 90% viene speso nell'Africa subsahariana. Anche la Fondazione Ferrero si è sempre distinta per il suo impegno benefico, così come il patron di Tods, Diego della Valle che dona ogni anno l’1% netto dei guadagni derivanti da Tod’s. Ma anche la fondazione Brunello e Federica Cucinelli è molto attiva, finanziando varie attività sul territorio.

Le star più note

Oltre ai nomi già citati, importante ricordare anche quello di Angelina Jolie che oltre ad essere un’Ambasciatrice delle Nazioni Unite è impegnata personalmente in attività a favore dei rifugiati e dei diritti umani. Come lei anche George Clooney, ambasciatore Onu per la pace, si è spesso distinto per grandi donazioni attinte dal proprio patrimonio personale.

La situazione in Italia

Tornando al discorso Ferragni, nonostante l’inciampo dovuto al pandoro, e forse anche alle uova di pasqua, è indubbio che si è spesso occupata di devolvere denaro a molte associazioni, come ha fatto con il suo cachet di Sanremo. Ma se il suo nome era sulla bocca di tutti per questa operazione benefica, molti altri, e anche prima di lei, avevano fatto la stessa cosa rimanendo nel più assoluto anonimato. Uno dei primi fu Tiziano Ferro nel 2020, quando fu scelto come ospite musicale fisso in tutte e cinque le sere del Festival.

Come lui anche Georgina Rodriguez, la compagna di Cristiano Ronaldo co-conduttrice per una sera sempre al fianco di Amadeus. Sia lei che il calciatore hanno sempre donato grandi quantità di denaro, cercando in tutti i modi di non far trapelare la notizia. Altro calciatore che ha devoluto il suo cachet sanremese Zlatan Ibrahimovic nel 2021, ed Emma Marrone nel 2015 che ha rinunciato al suo compenso chiedendo solo un rimborso spese per il suo entourage. Da non dimenticare anche il calciatore Francesco Totti, e il cantante Anchille Lauro che sostiene molte associazioni di ragazzi e ha donato un’importante somma di denaro ad una sua fan, diventata poi amica, gravemente ammalata.

Ma la lista è ancora lunga, con Renzo Arbore che da anni regala la sua immagine per i bambini sordo ciechi ed è, lui stesso, uno dei primi donatori. Alessandro Gassman di recente si è unito alle campagne di comunicazione dell'Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr), insieme a Lino Guanciale, Greta Scarano e Carolina Crescentini.

I nomi dei vip impegnati nella siolidarietà sono parecchi, e tutti prediligono la scelta di donare senza farlo sapere. Una modalità, questa, che dovrebbe rincuorare le "persone normali".

Non c'è da pensare che dietro le donazioni di un vip si possa nascondere qualcosa di poco chiaro.

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