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Pandoro-gate, spunta il capro espiatorio della Ferragni. L'ombra delle tensioni con Fedez

Fabio Maria D'Amato è il general manager del marchio di Chiara Ferragni e potrebbe essere lui il perfetto bersaglio per far uscire pulita l'influencer. Ecco perché

Pandoro-gate, spunta il capro espiatorio della Ferragni. L'ombra delle tensioni con Fedez

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Pandoro-gate, spunta il capro espiatorio della Ferragni. L'ombra delle tensioni con Fedez

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Come farà Chiara Ferragni a uscire in piedi dall'affair Balocco? Questa domanda circola con insistenza non solo negli ambienti economici e del marketing, perché anche le persone comuni, a seguito della scomparsa dai social, ora si domandano se sia finita l'era d'oro dei Ferragnez o se questo possa essere considerato solamente come una battuta d'arresto per l'influencer. Intanto, sembra configurarsi una prima strategia per il post "pandoro-gate", che passerà con ogni probabilità dalla procura di Milano. Al momento l'unico fascicolo aperto, sia a Milano che a Cuneo, è senza indagati o ipotesi di reato ma potrebbe a breve cambiare, passando al modello 44, ossia la frode in commercio, che non è la truffa. Tutto questo mentre, fuori dai palazzi di giustizia si cercano i colpevoli e forse i Ferragnez potrebbero aver già trovato il capro espiatorio perfetto.

Lui è Fabio Maria D'Amato, super manager e migliore amico di Chiara Ferragni, da molti negli anni considerato come il "secondo marito" per l'influencer per il rapporto strettissimo che ha con lei. E forse c'è proprio questo rapporto così simbiotico dietro le antipatie di Fedez nei confronti di D'Amato. I due non si sono mai davvero presi e ora potrebbe essere addossata a lui tutta la colpa del caos Ferragni, che in quanto general manager ha gran parte delle responsabilità su quanto concerne gli accordi commerciali. Ciò significa che l'influencer fosse completamente all'oscuro di tutto? No, questo è altamente improbabile. Ma lo scarico di responsabilità potrebbe essere una strategia funzionante nell'ottica di recuperare qualche consenso.

Il rapper potrebbe sfruttare l'occasione per mettere alla porta il "rivale" e Ferragni cercare in questo modo di ripulirsi l'immagine. La mossa delle scuse con il tutore grigio finto infeltrito e in stile casalinga disperata ma da 600 euro è stata un boomerang terribile per lei e non è escluso che dietro quella mossa ci sia stato proprio lui, entità-ombra in molte delle operazioni di comunicazione di Ferragni. Basta aprire il profilo dell'influencer per vedere che i primi tre post, quelli fissati in alto ma risalenti a Sanremo, sono una collaborazione tra lei e D'Amato. "L'errore di comunicazione" in tutta questa vicenda è quello che ha fatto proprio l'influencer, inanellando una serie di mosse scomposte che sono inusuali per la sua immagine.

La prima, a caldo, è stata la storia in cui tirava in mezzo la beneficenza passata e la buona fede, la seconda sul video.

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