Personaggi

"Non riuscivo a parlare". Platinette si racconta dopo l'ictus

Mauro Coruzzi ha raccontato i surreali momenti vissuti quando è stato colpito dall'ictus ischemico: "Come in un fermo immagine"

"Non riuscivo a parlare". Platinette si racconta dopo l'ictus

A due settimane dal malore che lo ha colpito all'improvviso, mentre si trovava nello studio del suo fisioterapista, Mauro Coruzzi ha raccontato per la prima volta cosa ha provato nel momento in cui l'ictus ischemico ha stravolto la sua vita e di come, oggi, sta affrontando il percorso di riabilitazione.

Non è dolore quello che Mauro Coruzzi ha provato quando l'ictus ischemico lo ha colpito all'improvviso il 13 marzo scorso, ma impotenza. "Come in un fermo immagine, paralizzato dall'incapacità e dalla sorpresa di non riuscire ad avere alcuna reazione", ha svelato Platinette sulle pagine della Gazzetta di Parma in un articolo scritto di suo pugno, nel quale ha spiegato la dinamica del malore: "Chiedo a Andrea, il mio fisioterapista, se posso darmi una sciacquata alle mani e mi indico la bocca come a tentare di spiegare che non riesco più a parlare".

I soccorsi e il ricovero in ospedale

Il fisioterapista capisce immediatamente che non c'è tempo da perdere e chiama il 118 e nel giro di poco tempo, Mauro Coruzzi è a bordo di un'ambulanza che lo porta in clinica. All'ospedale Niguarda di Milano viene sottoposto a trombectomia, "il primo reale salvavita in caso di ictus ischemico", fa sapere Platinette che poi racconta dei primi giorni di degenza. "La prima notte sembrava non passare mai, dormire sarà un lusso o uno stato che mi resterà estraneo, ma non voglio perdermi neanche un istante del vivere", ha scritto Coruzzi, ripercorrendo quanto vissuto i primi giorni. Ora che il peggio è passato, Mauro combatte per tornare quello di prima e sta affrontando il lungo percorso riabilitativo.

La riabilitazione e i social

Sui social network Platinette è tornato a mostrarsi nelle sue attività quotidiane tra sedute di riabilitazione fisica ed esercizi cognitivi: "Qualcosa si muove e qualcosa no (la mia volontà di farcela?), perché, sia chiaro, dal diamante non nasce niente, dal letame nascono i fior, citando De Andrè, e solo quando ti senti in mezzo ad un mare di guai, è la tua spinta". Coruzzi sarebbe dovuto tornare in teatro a breve con il musical Hairspray, ma l'ictus lo ha costretto a fermarsi. La determinazione e la voglia di vivere, però, ora sono la sua spinta principale: "Una marcia in più a farti risalire in superficie, la sola che farà la differenza".

A fargli compagnia, in queste lunghe giornate di riabilitazione, ci sono i suoi amici e gli affetti di sempre oltre ai fan, che sui social lo incitano e lo sostengono.

Commenti