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Piscina abusiva: sequestrata la villa al Circeo del regista Paolo Genovese

Il regista non era in regola coi permessi necessari per costruire l'impianto

Piscina abusiva: sequestrata la villa al Circeo del regista Paolo Genovese

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Nuove grane in vista per Paolo Genovese, che nelle ultime ore ha subito una denuncia a causa dei lavori di realizzazione di una piscina risultata abusiva: per questo motivo la sua villa a San Felice Circeo è stata temporaneamente sottoposta a sequestro da parte delle autorità che hanno effettuato le verifiche.

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Il regista e sceneggiatore romano, padre del ragazzo che la notte del 21 dicembre del 2019 investì e uccise le 16enni Camilla Romagnoli e Gaia Von Freymann nella zona di Corso Francia a Roma, venendo condannato a cinque anni e quattro mesi per il reato di omicidio stradale plurimo, dovrà risolvere ora questo grattacapo.

L'abuso edilizio

A rilevare le irregolarità nei lavori di realizzazione della piscina sono stati i carabinieri forestali del Nipaaf e della stazione Parco di Sabaudia, che si trovavano impegnati in una vasta operazione di controllo sul promontorio della zona di Quarto Caldo. Stando a quanto riferito da Repubblica, la villa di proprietà di Paolo Genovese era oggetto di lavori di risanamento conservativo di vario genere.

Secondo il resoconto dei militari, per la realizzazione di alcuni di questi interventi non sarebbero state rispettate appieno tutte le previste norme edilizie: e questo nonostante il fatto che, come riconosciuto dagli inquirenti, la società responsabile dei lavori risultasse in possesso di numerosissime autorizzazioni. Il problema, essenzialmente, è che l'edificio si trova all'interno della zona del Parco Nazionale del Circeo, un terrirorio sul quale gravano dei rigidi vincoli paesaggistici.

Una volta rilevati e segnalati gli abusi, ai militari non è rimasto altro che apporre dei sigilli alla piscina oggetto di contestazione, e denunciare il regista e sceneggiatore romano alla procura della Repubblica di Latina per abusivismo edilizio. Il prossimo passo sarà il verdetto del giudice per le indagini preliminari, che dovrà decidere se convalidare o meno il sequestro della struttura.

Nell'area del comune di San Felice Circeo, proprio in virtù dei rigidi vincoli paesaggistici di cui sopra, non è inusuale imbattersi in episodi di sequestro di ville di personaggi famosi. Secondo quanto riferito da Fanpage, ad esempio, nel 2018 i carabinieri denunciarono per abusivismo la moglie del regista Fausto Brizzi.

Claudia Zanella fu accusata di aver distrutto 1500 metri quadrati di macchia mediterranea per agevolare la realizzazione dell'ingresso della sua villa.

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