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Re Carlo III e Camilla vivranno a Buckingham Palace, ma solo dal 2027

Re Carlo III rispetterà la tradizione e andrà a vivere a Buckingham Palace, ma solo dopo la fine dei costosi lavori di ristrutturazione

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È ufficiale: re Carlo III e la regina Camilla andranno a vivere a Buckingham Palace, residenza poco amata dal nuovo sovrano, ma ancora oggi il simbolo della monarchia britannica. Il trasferimento, però, avverrà tra quattro anni, subito dopo la fine dei costosissimi lavori di ristrutturazione iniziati sotto il regno della regina Elisabetta.

Carlo a Buckingham Palace

Dopo mesi di congetture è arrivata la conferma: re Carlo III seguirà le orme dei suoi antenati e si trasferirà a Buckingham Palace benché, pare, lo consideri più un museo che una casa in cui vivere. In effetti sarebbe stato proprio quello il destino del Palazzo reale: diventare una meta ancora più accessibile ai turisti e un luogo in cui ospitare i capi di Stato in visita ufficiale a Londra. Un sogno che non si realizzerà, a quanto sembra. Eppure, in tal modo, Sua Maestà sperava di contenere i costi della residenza, compiendo un passo in più verso la sua idea di “monarchia snella”.

Non a caso lo scorso maggio la stampa riportò la notizia secondo la quale il sovrano avrebbe dato ordine di spegnere i riscaldamenti e il termostato della piscina di Buckingham Palace. A tal proposito un insider ha rivelato al Times: “Le poche persone che usano la piscina hanno notato che la temperatura dell’acqua si è abbassata ed è un po’ più fredda del solito. È stato detto loro che il Re ha spento il riscaldamento”. Un altro ha dichiarato: “[Il Re] vuole sapere per quale motivo si vorrebbe riscaldare una stanza oltre la temperatura ambiente, qualunque sia il tempo fuori. Lo vedrebbe come uno spreco”.

Per qualcuno Carlo è un uomo attento agli sprechi: di solito, infatti, le bollette di Buckingham Palace sfiorano i 3,2 milioni di sterline, come riportato dal Sovereign Grant, che annualmente rende pubblici i costi della monarchia, tra impegni ufficiali, spese ed entrate. Per altri sarebbe solo un Re molto tirchio. In ogni modo la casa del nuovo monarca sarà, come da tradizione, Buckingham Palace.

Una ristrutturazione lunga 10 anni

Carlo e Camilla non potranno trasferirsi subito nella loro nuova casa. Dovranno aspettare il 2027 come annunciato, ancora una volta, dal Sovereign Grant. Il motivo di questa attesa sta nella ristrutturazione di cui il Palazzo da 775 stanze ha davvero bisogno. Gli appartamenti reali, situati nell’ala Nord, devono essere restaurati, gli impianti di riscaldamento, idraulici ed elettrici devono essere completamente sostituiti con altri che, per volontà di Carlo, saranno più “green”. I lavori sono iniziati nel 2017, sotto il regno di Elisabetta II. Dureranno 10 anni e costeranno l’astronomica cifra, non proprio da “monarchia snella”, di 369 milioni di sterline.

Per il momento nessuno sa cosa avrebbe fatto cambiare opinione a Re Carlo III, spingendolo a scegliere come residenza ufficiale quel Palazzo che avrebbe sempre considerato freddo e impersonale, preferendo la più accogliente Clarence House, dove tuttora vive. A tal proposito un insider aveva dichiarato al Sunday Times: “[A Carlo] piace Clarence House, è [un uomo] piuttosto frugale e non vorrebbe che un interior designer modificasse Buckingham Palace per lui”.

Persino lo storico Hugo Vickers, sempre al Times, aveva chiarito: “Penso che scoprirete che [Carlo] rimarrà a Clarence House, cosa che anche la regina Elisabetta voleva fare, ma Winston Churchill la fece andare a Buckingham Palace”. Molti esperti reali erano d’accordo con questa opinione. Potremmo anche pensare che Carlo avesse in mente fin dall’inizio di trasferirsi a Palazzo più per seguire la tradizione, che non per una reale volontà.

Buckingham Palace venne acquistato da Giorgio III nel 1762, come dono per la regina Carlotta, ma fu la regina Vittoria a renderlo la residenza ufficiale della monarchia britannica, scegliendo di trasferirvisi nel 1837. Da allora divenne il centro del potere della Corona, il punto di riferimento per un intero Paese.

Forse Re Carlo III, conoscendo bene il valore storico di Buckingham Palace, potrebbe aver pensato che nessun’altra abitazione reale può competere davvero, almeno dal punto di vista simbolico, con questo Palazzo.

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