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"Ricatti, minacce e 980 mail: ho avuto paura": il racconto choc di Levante

Il trauma vissuto ha lasciato delle profonde cicatrici nella cantante: "Ho provato vergogna, molta vergogna"

"Ricatti, minacce e 980 mail: ho avuto paura": il racconto choc di Levante

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"Ricatti, minacce e 980 mail: ho avuto paura": il racconto choc di Levante

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Nel corso di un'intervista concessa a Vanity Fair, Claudia Lagona, in arte Levante, ha rivelato di essere stata a lungo vittima di uno stalker: un'esperienza traumatica, che ha lasciato degli strascichi ma dalla quale è riuscita a uscire anche grazie a un percorso di psicoterapia. Nonostante il fatto che sia trascorso tanto tempo, si tratta di un ricordo che riaffiora spesso nella sua mente, specie quando i media riportano casi di persecuzioni nei confronti delle donne o di femminicidi: "Non riesco a non immedesimarmi", rivela l'artista.

Tutto ebbe inizio circa dieci anni fa, racconta la cantante."Mi sono infatuata di un uomo. Da subito è stato molto geloso. Mi controllava: 'Dove sei? Perché non mi rispondi?', ma il più delle volte mi ero solo addormentata sul divano e non avevo sentito il cellulare", ricorda. Una vera e propria ossessione, un attaccamento morboso, ma ciò nonostante era lei stessa a doversi giustificare con quell'uomo. "Erano segnali, sia i suoi sia i miei. A ogni modo ho capito abbastanza in fretta che non ero innamorata e gliel’ho detto. Non potendomi più avere ha perso le staffe", prosegue.

È da quel momento che iniziano i problemi più grossi, anche se, ci tiene a precisare la cantante, non ha mai subito violenze fisiche."Ha tentato di ricattarmi: aveva dei nostri filmati, file privati", spiega ancora. Oltre le minacce e i ricatti, c'erano le continue pressioni che quell'uomo continuava a esercitare quotidianamente: "Mi chiamava in continuazione: 'Sto male', mi implorava, e così passavo ore al telefono a cercare di tranquillizzarlo. Mi ha scritto 980 mail nel giro di un mese, che significa circa 30 ogni giorno".

La situazione precipita sempre di più e tanti attorno a lei, tra amici e familiari, iniziano a preoccuparsi seriamente."Io ero spaventata, ma forse non abbastanza, in quel momento. Non pensavo che arrivasse a farmi del male, temevo più per lui, come raccontava alla sorella Giulia Cecchettin", racconta Levante. "A un certo punto ho provato soprattutto vergogna, molta vergogna. Mi sentivo stupida: non sapevo come gestire la situazione che proseguiva da un paio di mesi", ricorda. Almeno fino al momento in cui, come consigliatole da un amico avvocato, non decide di denunciare il suo stalker: "Alla fine hanno vietato a quella persona di avvicinarsi a me, per quanto possa valere".

"Ogni tanto mi scrive ancora e mi chiede scusa. Ci ha tenuto a dirmi che gli hanno diagnosticato un disturbo bipolare e che ha iniziato un percorso di psicoterapia", spiega la cantante. "Io non gli rispondo e allora cancella i messaggi. Mi auguro solo che questa intervista non lo spinga a contattarmi". Alla fine, col tempo, Levante ha comunque perdonato quella persona: "Ho capito di non averlo incontrato nell’amore, ma nel dolore.

Il suo e il mio".

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