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"Il rossetto? Il miglior accessorio". Diego Dalla Palma svela i suoi "trucchi"

La bellezza non è solo quella esteriore, ma è quella luccicanza, parente stretta del dolore, che portano con sé le persone speciali

"Il rossetto? Il miglior accessorio". Diego Dalla Palma svela i suoi "trucchi"

Diego Dalla Palma è un'icona inconfondibile del mondo dello stile, della bellezza e dell'immagine made in Italy nel mondo. Nella sua lunga carriera ha saputo unire professionalità,competenza, carisma e intensità in un mix che l'ha reso il più stimato look maker italiano. Non solo bellezza esteriore, perchè è da tempo considerato un talento innato come scrutatore ed esploratore di anime. Racconta a IlGiornale.it come l'introspezione e l'interiorità diventino materia "viva" nella vita.

Diego cos'ha amato di più nel truccare i visi delle donne?

"Leggere la loro personalità. Sentire il loro non detto. Intuire i loro desideri e le loro passioni. Spesso, mi hanno definito "scrutatore di anime". Ecco, probabilmente è questo. È ciò che ho amato maggiormente quando, in un tempo lontano, ai miei esordi, facevo il truccatore: riuscire a mostrare ad ogni donna che ho incontrato (o a cui ho dato suggerimenti di look), la propria unicità, la vera bellezza".

Il trucco abbellisce e dovrebbe aggraziare. C'è più bisogno oggi, più di prima, di ingentilire le donne?

"Sì, indubbiamente. Negli ultimi anni c'è stata una lenta ma costante perdita di grazia e gentilezza nell'universo femminile, ha detto bene. Può sembrare anacronistico, ma in quest'epoca ha più importanza che mai - non mi stancherò mai di dirlo - guardare alla propria anima, privilegiare lo spirito e cercare la propria autenticità. L'intelligenza,il modo di comportarsi, di vivere o, meglio, di affrontare la vita, unitamente al rispetto per se stesse e per l'altro: questo e solo questo, può portare all'abbellimento, alla bellezza dentro e fuori. Oggi più che mai c'è bisogno di insistere poichè le persone hanno bisogno di chiarezza e trasparenza, di rispecchiarsi in uomini e donne autentici, che siano affascinanti e significativi proprio attraverso la propria verità. La bellezza esteriore altro non è se non lo specchio di quella interiore".

Un maquillage sapiente esalta e fa risaltare l'essenza della donna. Via il trucco, quante rimangono affascinanti e "personaggio"?

"Potenzialmente, "via il trucco", o in assenza di trucco, chiunque può rimanere/essere "personaggio", a patto che di base ci sia il fascino, la personalità. Essere affascinanti non significa avere un bel trucco. A mio avviso, il fascino si conquista con il tempo e con l'età, con le battaglie vinte e con le sconfitte della vita. Superare le tempeste esistenziali e arrivare alla consapevolezza - grande regalo che la vita concede alle persone intelligenti -, porta sicurezza e analisi sul proprio esistere. Tutto questo alimenta la personalità di chiunque e porta disinvoltura e certezzze inattese. Il fascino nasce da percorsi sassosi. Non a caso le grandi icone della storia, sia femminili, sia maschili, sono figure che hanno raggiunto stili e significati inimitabili attraverso il ragionamento e quasi sempre costanti e strategiche lotte esistenziali".

Lei è l'esempio di quanto estro, senso estetico spiccato e volontà, possano far arrivare in alto nella scala della vita. Quanto è stata difficile la salita?

"La ringrazio per la considerazione. Se mi rivedo quando, a diciotto ann, mi sono trasferito a Milano e sono partito dal nulla e con niente più che lo sprone emotivo di mia madre, iniziando a muovere i primi passi nell'ambito teatrale occupandomi di scenografia e costumi, non posso negare di aver dovuto stringere i denti e combattere. Sì, combattere! Molte volte soffrire! Non esiste una "vita meravigliosa." Ognuno di noi può far diventare straordinaria la propria . Ma ci vogliono impegno, fatica, lacrime, tenacia e buon senso. Quest'ultimo serve per non dire mai: sono arrivato".

Tutte abbiamo desiderato passare sotto al suo sguardo per vederci con i suoi occhi raffinati. Cosa ci consiglia di usare quando ci mettiamo allo specchio?

"Suggersico a chiunque, uomo o donna che sia, anzitutto,di creare la propria unicità,la disinvoltura, lo stile, la sobrietà, l asemplicità nel porsi, l'originalità di pensiero, l'eleganza dello spirito. Detto ciò, esistono due strade: quella di "vestire" con intellligenza e misura ciò che comunemente viene chiamato "difetto fisico", attraverso accorgimenti armonizzanti e mimetizzanti ( ma non troppo), oppure quella di esasperare le stesse caratteristiche attraverso abiti, acconciature, trucchi e accessori che rendono l'insieme suggestivo. Sta a ciascuno stabilire quale sia il percorso ideale per sè. Ma, attenzione: l'eccentricità eccessiva e il "troppo" a volte portano sulla via del ridicolo. È necessario, quindi, fare queste scelte con intelligenza, misura, buon senso, buon gusto, ironia e cultura.

Tenere in considerazione il proprio aspetto fisico significa avere cura della propria persona, soprattutto in periodi caratterizzati dalla tenebra: è un buon sistema per affrontare la vita con serenità d'animo anzichè esserne prigioniero. Relativamente al male-up in generale, ritengo sia irrinunciabile nella vita di una donna, a patto che abbia lo scopo di valorizzarne ed esaltarne le particolarità, il rossetto. Il mio approccio con il rossetto è staro vederlo come la costante dell'immagine di mia madre, il fatto che ha fatto sì che io lo considerassi un "accessorio" irrinunciabile. Anche da solo può illuminare il viso e dare un tocco particolare alla figura".

Cosa la rende felice oggi?

"Credo rivestano un potere terapeutico, vitale, energetico e rigenerante: la scrittura, la lettura, la musica e il viaggiare. Questi sono i sostegni attuali della mia travagliata esistenza.

Senza questi scopi, la mia vita non avrebbe senso".

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