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Tutto ciò che non torna in “Spare. Il Minore”, memoir di Harry

Incongruenze, inesattezze, per alcuni vere e proprie bugie: tutti gli errori che il principe Harry avrebbe commesso ricostruendo la sua vita nel libro "Spare. Il Minore"

Tutto ciò che non torna in “Spare. Il Minore”, memoir di Harry
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Nell’autobiografia di Harry, “Spare. Il Minore”, ci sarebbero diversi aneddoti e dettagli che non collimerebbero con la realtà dei fatti, minando la credibilità del duca. Molti non sono sfuggiti né alla stampa, né ai fan dei Sussex, che non hanno esitato a riportarli.

“Il passato non muore mai”

“In ciò che ricordo e in come lo ricordo c’è la stessa verità dei cosiddetti fatti oggettivi. I dettagli come la cronologia…sono spesso favole che raccontiamo a noi stessi”, dice Harry, citando poi una frase di Faulkner: “Il passato non muore mai. Non è nemmeno passato”. Questa è una delle più grandi contraddizioni contenute in “Spare. Il Minore”. Il duca di Sussex sosterrebbe che elementi come le date, o i legami di causa-effetto sarebbero dei particolari di poco conto. Non è affatto così (tanto per fare un esempio, durante un processo è anche su questi dettagli che si basano la difesa e l’accusa e su cui verrà stabilita una sentenza, quindi il destino di una persona. Non sono certo chiacchiere). Sembra che il principe si stia giustificando per i fatti che non ricorda bene. Ma ciò non gli ha impedito di scrivere le sue memorie e lasciare che la Penguin Random House le definisse “un resoconto definitivo” della sua vita.

I duchi di Windsor

All’inizio dell’opera il principe Harry rivela che Edoardo VIII e Wallis Simpson vollero essere sepolti insieme nel Royal Burial Ground di Frogmore: “La Regina, mia nonna, glielo aveva concesso, ma collocandoli a una certa distanza da tutti gli altri, sotto un platano curvo”. L’esperto Hugo Vickers, intervistato da Il Corriere.it, non è affatto d’accordo con questa ricostruzione, definendola “un affronto”, perché lascerebbe intendere che i duchi di Windsor sarebbero stati considerati quasi dei reietti anche dopo la morte e che, in qualche modo, Elisabetta II abbia voluto punire la loro ribellione. L’esperto spiega: “Anzi, la Regina volle le bandiere a mezz’asta in onore della duchessa…il giorno del suo funerale”.

“Il mio lavoro è finito”

Nel libro Harry scrive che nell’istante in cui l’allora principe Carlo lo vide per la prima volta, appena nato, avrebbe esclamato, rivolgendosi a Lady Diana: “Splendido! Adesso mi hai dato un erede e una riserva: il mio lavoro è finito”. Il duca riflette sul fatto che la frase potrebbe non essere mai stata pronunciata, o essere solo una “battuta”, ma poi afferma: “…Spesso scherzando si dice il vero”. C’è anche una versione diversa di questa storia. Sembra che l’attuale sovrano sperasse di avere, come secondogenito, una femmina. Nel libro di Andrew Morton “Diana. La vera storia dalle sue parole”, citato da Il Messaggero, la principessa del popolo racconta: “Sapevo che Harry sarebbe stato un maschio, lo vidi sull’ecografia, ma Carlo aveva sempre voluto una bambina…Per questo non glielo dissi”. L’allora erede al trono avrebbe scoperto la verità il giorno della nascita di Harry. Vedendo il figlio avrebbe detto, con disappunto: “Oddio, è un maschio e ha perfino i capelli rossi”. Pare anche che il giorno del battesimo del principino Carlo si sia lasciato scappare un’altra frase discutibile: “Che delusione è stata. Speravo fosse una femmina”. La madre di Diana, Frances Kidd, non gliela avrebbe fatta passare liscia, replicando: “Dovresti apprezzare la fortuna che sia un bambino sano, invece!”.

La morte della Regina Madre

“Ero a Eton e stavo studiando quando ricevetti una telefonata. Non sono sicuro su chi ci fosse all’altro capo della linea, ma credo un funzionario di Palazzo. Ricordo che mancava poco a Pasqua…‘Sua Altezza Reale, la regina madre, è morta’”. Così Harry ricorda il giorno in cui ha saputo della scomparsa della madre della regina Elisabetta. Gli storici e gli esperti, però, fanno notare che in quel momento il duca non poteva essere a Eton: "[Harry] era a Klosters…l’intera scena è stata inventata”, dice sempre al Corriere.it, Hugo Vickers. Il 30 marzo 2002, quando morì Elizabeth Bowes-Lyon, Carlo, William e Harry erano a sciare in Svizzera. Ci sono anche delle foto scattate il giorno precedente e una nota di Palazzo che annunciava il ritorno dell’erede e dei figli per il 31 marzo 2002. Il duca può aver dimenticato l’episodio, benché appaia piuttosto strano e ancor più incredibile è che non sarebbero state fatte le opportune verifiche.

L’ultimo regalo di Diana

“…Teneva in mano una scatola: ‘Aprila, Harry’. Strappai la carta e il nastro e sbirciai dentro…‘Mamma lo aveva preso per te poco prima…’, ‘Vuoi dire a Parigi’, ‘Sì, a Parigi’. Era una Xbox”. Harry rammenta il giorno del suo compleanno, subito dopo la morte della madre. Dichiara che la zia materna, Sarah, gli avrebbe portato il regalo comprato dalla principessa pochi giorni prima della sua drammatica fine. Il suo ultimo dono per Harry. Ma qualcosa non torna: la Xbox, infatti, sarebbe uscita sul mercato solo quattro anni dopo. Il duca, però, ammette: “Non ho idea se [questa storia] sia vera…Probabilmente per un meccanismo di difesa, la mia memoria non registrava più gli eventi come faceva prima”.

Il matrimonio di Carlo e Camilla

Harry ricorderebbe male anche un particolare relativo al matrimonio di Carlo e Camilla, nel 2005. Nel memoir afferma di aver osservato la cerimonia “in piedi, accanto all’altare”. Hugo Vickers, invece, lo contraddice: “Harry era seduto accanto a William, non come scrive in piedi vicino all’altare”. Poi il duca sostiene che la Regina “scelse di non partecipare” alle nozze. Non sarebbe esatto. Vickers puntualizza: “[Elisabetta II] partecipò solo…alla benedizione nella cappella”, alla St. George's Chapel, non al rito civile a Guildhall.

Il vestito sbagliato

Il principe fa anche un altro errore di memoria quando, parlando del suo primo appuntamento con Meghan Markle alla Soho House di Londra, scrive che la futura moglie “indossava un pullover nero, jeans, tacchi”. Peccato che in un’intervista del settembre 2018, citata dal Daily Mail, la duchessa racconti di aver scelto, per quell’occasione, “un abito blu”. Uno scampolo di stoffa, rivela ancora, sarebbe stato cucito all’interno del suo abito nuziale (dettaglio mostrato nel video dell’intervista), per rispettare la tradizione secondo la quale la sposa deve avere con sé “qualcosa di blu”.

La morte della regina Elisabetta

“Mentre l’aereo cominciava la discesa…controllai il sito web della Bbc. La nonna non c’era più”. Harry afferma di aver saputo della morte della regina Elisabetta dalla stampa, una volta arrivato in Scozia. Ma pare che Buckingham Palace, su ordine di re Carlo III, non avrebbe diffuso alcuna nota ufficiale prima che tutti i membri della royal family venissero informati della tragica notizia.

Incluso il duca di Sussex.

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