Peugeot 308, in primavera il colpo letale ai gas nocivi

Peugeot 308 è da poche settimane sul mercato e già si guarda all'evoluzione della quale sarà protagonista sotto il profilo tecnologico, un progresso costante nella riduzione delle emissioni non soltanto di anidride carbonica, ma anche delle vere sostanze nocive per l'ambiente, come gli ossidi di azoto (NOx) o il particolato contro il quale Peugeot, per prima, ha eretto la barriera del filtro Fap.
Prima importante tappa sarà, in primavera del prossimo anno, l'introduzione nella gamma delle versioni Blue Hdi equipaggiate di propulsori turbodiesel Euro 6 nei quali il processo di catalisi di ossidazione viene associato alla Scr (Selectve catalytic reduction) e al filtro Fap.
Il nuovo posizionamento della Scr a monte del Fap permette di ridurre del 90% gli NOx, di eliminare il 99,9% del particolato e di abbattere le emissioni di anidride carbonica di un ulteriore 4% rispetto ai motori Euro 5. A questo proposito è bene ricordare che i limiti fissati nella normativa Euro 6 entreranno in vigore in settembre 2014 per tutti i modelli di nuova omologazione, mentre scatteranno un anno dopo per tutte le auto di prima immatricolazione.
La tecnologia Blue Hdi ha svariati vantaggi collaterali in quanto permette di ottimizzare la messa a punto del motore in funzione di consumi e prestazioni specifiche, operazione impossibile con i soli sistemi che puliscono i gas prima dello scarico.
Il posizionamento della Scr a monte del filtro consente, inoltre, un trattamento delle emissioni più rapido, fin dal momento della messa in moto. Gli inquinanti vengono eliminati in tre fasi: catalizzazione di idrocarburi incombusti e monossido di carbonio che vengono trasformati, rispettivamente, in acqua e anidride carbonica; trasformazione, attraverso la Scr, dei Nox che si scindono in acqua e azoto (elemento assolutamente innocuo che rappresenta il 78% dell'aria che respiriamo), una scissione resa possibile dall'immissione di urea AdBlue (per tutto il ciclo di vita dell'auto non saranno necessari rabbocchi di questo additivo); a intrappolare, e bloccare il 99,9% del particolato provvede infine il Fap.
Equipaggiata di propulsori Blue Hdi, la nuova 308 arriverà a consumare, nella versione più virtuosa, 3,1 litri di gasolio ogni 100 chilometri, con appena 82 grammi di anidride carbonica emessa per chilometro.
Il motore termico, come dimostra Peugeot ha, insomma, un ruolo ancora decisivo per il raggiungimento di una mobilità ecosostenibile, e la casa francese del Leone, grazie ai turbodiesel Blue Hdi, alla ormai collaudata tecnologia Hybrid 4, e a nuove rivoluzionarie soluzioni come Hybrid Air e Hybrid Fe, intende conservare la leadership tra i costruttori per quanto riguarda le emissioni.
Leader europeo nel 2012, con una media di 121,5 grammi per chilometro di anidride carbonica, Peugeot l'ha già ulteriormente abbassata portandola, a maggio di quest'anno, a 116,3 grammi ogni chilometro.
Invariato resta l'ambizioso obiettivo di raggiungere una media ponderata di 95 grammi per chilometro di anidride carbonica nel 2020 quando, nella gamma, ci saranno vetture che arriveranno a percorrere oltre 50 chilometri con un litro di carburante.

Questa straordinaria percorrenza (1,9 litri per 100 chilometri, 46 grammi al chilometro di CO2 emessa) è già stata ottenuta con il dimostratore tecnologico 208 Hybrid Fe, sviluppato in collaborazione con Total, che fissa oggi il record in fatto di emissioni per un veicolo a benzina full hybrid non plug-in.

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