Europee 2009

Di Pietro vola: "Ora siamo l'alternativa Il Pd decida con chi vuol stare"

L'Idv vola toccando quota 8%: raddoppiati i risultati. Di Pietro esulta: "Da domani non saremo più parte dell’opposizione ma della alternativa al governo Berlusconi che per noi resta fascista, piduista e razzista"

Di Pietro vola: "Ora siamo l'alternativa 
Il Pd decida con chi vuol stare"

Roma - "E' indubbio che il risultato indica che Italia dei Valori sta dalla parte dei cittadini perché abbiamo pressocchè raddoppiato i nostri risultati". È il primo commento a freddo del leader Idv, Antonio Di Pietro, che stando alle ultime proiezioni relative alle elezioni europee brinda alla volata dell'Italia dei Valori. "Da domani non saremo più parte dell’opposizione ma della alternativa al governo Berlusconi che per noi resta fascista, piduista e razzista", spiega l’ex pm dicendosi sicuro che "ci sono le condizioni per costruire l’alternativa: vedremo con quale partito e con quali uomini".

Una nuova alternativa "C’è una parte importante del Paese che vede in noi un’alternativa: stiamo già cercando con chi costruire un’alternativa, non l’opposizione, in un sistema bipolare. A noi toccherà fare i fondatori di una nuova coalizione: vedremo i programmi e le persone, e costruiremo un’alternativa migliore al governo berlusconiano". Forte del successo registrato alle Europee, Di Pietro disegna così il futuro dello schieramento che "ha la certezza di stare da quest’altra parte rispetto a Berlusconi". Ma anche l’Italia dei Valori si prepara a cambiare per le nuove ambizioni: "Il 22 giugno ci sarà l’esecutivo dell’Idv: toglieremo il nome del fondatore dal simbolo, costruendo una classe dirigente su base universale, e daremo vita ad una rifondazione congressuale e programmatica. E ora che non c’è neanche la sinistra ci assumeremo l’onere e l’onore di rappresentare il mondo del lavoro e chi il lavoro non ce la più".

La sfida lanciata ai democratici Ovviamente il primo interlocutore dell’Idv è il Partito Democratico: "Il Pd ha davanti a sé delle responsabilità importanti: dovrà scegliere con chi fare alleanze. E' nell’ordine naturale delle cose che il Pd sia nostro alleato, ma l’Udc ha detto che deve scegliere, e noi ne prendiamo atto. Noi non possiamo aspettare, né scavalcare nessuno: vogliamo costruire da subito questo percorso". Comunque "noi non ci limitiamo alle sigle, ma guardiamo i programmi e le persone. Siamo convinti serva un ricambio generazionale, e l’Idv può rappresentarne una parte. Non bastano le sigle, ci vogliono i programmi e le persone che rappresentano il cambiamento".

Più esplicita Silvana Mura: "Con un Tabacci abbiamo tante cose da condividere, con un Cuffaro non possiamo neanche sederci a prendere un bicchiere d’acqua".

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