Roma

La pioggia non dà tregua, allarme nel Lazio

(...) lungo le sponde del fiume. I vigili urbani, in collaborazione con la protezione civile, hanno alloggiato donne e bambini in alcuni centri di accoglienza comunali, mentre gli altri senza fissa dimora, per poter passare la notte, hanno avuto a disposizione i locali delle stazioni della metropolitana della linea B di Ponte Mammolo e Rebibbia che per l’emergenza sono rimaste aperte nell’orario notturno.
Ieri mattina, invece, verso le 5,30, lungo la tratta ferroviaria Roma-Cassino, in località Labico, sempre a causa del maltempo, una frana ha investito i binari interrompendo il traffico tra Zagarolo e Colleferro. Per riattivare il servizio, Trenitalia ha provveduto a mettere a disposizione una quindicina di pullman. Ma a quanto pare non è bastato per placcare gli animi infuocati dei pendolari. «È una situazione insopportabile - hanno detto i rappresentanti dell’Aproca, l’Associazione pendolari Roma-Cassino -. Viaggiare su questa linea significa essere alle prese quasi tutti i giorni con guasti ai treni o agli impianti». Secondo Trenitalia i convogli, tra Zagarolo e Colleferro, dovrebbero riprendere a circolare regolarmente solo a partire da questo pomeriggio, mentre quelli per Campobasso verranno deviati sulla linea Roma-Formia.
Intanto in Ciociaria ieri si è temuto per il livello di molti fiumi che hanno rischiato di straripare o che in alcuni casi lo hanno fatto. Il fiume Liri, per esempio, nonostante l’impegno di decine di volontari che da domenica pomeriggio lavoravano per rafforzare i terrapieni con sacchetti di sabbia, ha rotto gli argini all’altezza della diga di Sant’Eleuterio, vicino Arce e ha inondato le campagne circostanti per alcune ore.
Sotto stretta osservazione rimangono il Sacco, il Fibreno e il Garigliano. A lamentarsi del maltempo nel Frusinate sono in particolare gli agricoltori che vedono messe a rischio le loro culture. «Il ristagno nei terreni di grandi quantità d’acqua - afferma in una nota la Coldiretti di Frosinone - rischia di determinare l’asfissia dell’apparato radicale delle colture cerealicole come grano e orzo, ma potrebbe interessare anche le piante da frutto».
Nel Reatino, infine, è in piena emergenza il nucleo operativo della protezione civile impegnato, da ieri pomeriggio a contenere l’esondazione del fiume Velino che ha invaso, con circa 40 centimetri d’acqua, due chilometri della strada provinciale Ternana.

Secondo un bollettino della Protezione civile regionale «i fenomeni di innalzamento delle temperature degli ultimi giorni (in media 7-8 gradi) che hanno sciolto le nevi e ingrossato i fiumi, stanno rientrando in tutta la regione».

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