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La pioggia rallenta Gay Vola Bekele

Aspetti il velocista e applaudi il mezzofondista. Nuvole e freddo a Sheffield, 14 gradi, tempo da rugby, visto che siamo in Inghilterra, non da atletica: in scena il meeting del Grand Prix Iaaf, occhi puntati su Tyson Gay e sul suo assalto al record dei 100 ma l’uomo jet statunitense, che diceva di non temere pioggia e basse temperature, vince senza stupire mentre l’eroe della serata è l’etiope collezionista di titoli e record Kenenisa Bekele, dominatore dei 3000. Dunque anche l’atleta che vuole detronizzare il n. 1 dello sprint Asafa Powell è umano: per la prima volta da un anno Gay chiude sopra i 10” (10”13), fionda il suo body nero e argento davanti a Devonish (10”23) e Obikwelu (10”24) ma non può certo montare gomme da bagnato. Non è serata per velocisti, va meglio ai lunghi faticatori come l’olimpionico sui 10000 Bekele che esce dalla scia della lepre e chiude in 7’26”69 i 3000, settimo uomo di sempre sulla distanza, avversari lontanissimi in quella che diventa la vera perla della domenica. Riflettori anche per Oscar Pistorius, il sudafricano amputato che corre con le discusse lamine in carbonio e vuole andare a Pechino: soffre il fondo bagnato e viene squalificato per invasione di corsia nei selettivi 400 vinti da Taylor (45”25), con l’asso Wariner che si blocca in partenza. Nei 200 uomini si impone l’Usa Spearmon, ottimo (considerando il meteo) 20”08 in rimonta sul giamaicano Bolt. Ribadisce la leadership stagionale nei 110 ostacoli il cinese Liu Xiang, 13”23 per l’olimpionico e primatista mondiale, che si volta pure a controllare Wilson (13”27).

Tra le donne, i 3000 perdono la Dibaba ma l’8’43”85 della Cheruiyot è miglior crono stagionale; l’inglese Sanders (51”01) sorprende le Usa nei 400; i 200 vedono la californiana Felix (22”35) confermarsi regina della distanza nel 2007.

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