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Polemica San Siro aperto ai romanisti. Il resto d’Italia si ribella

Per chi non lo sapesse il Casms, il Comitato analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive, è quell’organo che settimanalmente si riunisce e, basandosi sui dati forniti dall’Osservatorio del Viminale, decide per quali partite vietare le trasferte dei tifosi e per quali, invece, concederle. Insomma se la partita è a rischio di scontri, il Casms decide di chiudere le gradinate del settore ospiti lasciando chi non possiede la tessera del tifoso seduto in poltrona a guardare la partita in televisione. Se vuole spaccare qualcosa, lo faccia a casa propria: tutto chiaro e ineccepibile.
Poi però si scorrono le decisioni del suddetto comitato e si scopre che qualcosa non torna. Sembra proprio che, a volte, l’analisi non sia poi così approfondita. L’11 novembre il Casms ha vietato la presenza di tifosi doriani senza tessera sugli spalti del Tardini per la partita Parma-Sampdoria, mentre settimana scorsa ha lasciato il Brescia di Iachini senza supporters a San Siro contro il Milan. Peccato che le curve di Parma e Sampdoria siano gemellate da oltre 20 anni, così come lo sono quelle di Milan e Brescia: basta una ricerca di 10 millisecondi su internet per scoprirlo, ma forse al Casms in quei giorni la connessione (e speriamo solo quella) non funzionava a dovere. Per fortuna il sito ufficiale degli ultrà parmensi l’ha buttata sul ridere: «Apprendiamo con immensa gioia che la temuta partita Parma-Sampdoria verrà vietata ai tifosi blucerchiati. Un match che ogni anno veniva puntualmente riacceso da episodi spiacevoli, specialmente fuori dallo stadio: impossibile dimenticare le partitelle a calcio tra i due gruppi ultras sui campetti di periferia, le immense cene o pranzi prima o dopo la partita, gli scambi di sciarpe fuori dallo stadio. Non possiamo che ringraziarvi per l’alto grado di competenza dimostrato».
E, infatti, ieri il Casms ha dato il via libera ai tifosi romanisti per il big match tra Milan e Roma. Gli stessi tifosi che sul proprio sito tengono una pagina costantemente aggiornata con ritagli di giornale e agenzie sulle proprie, diciamo così, imprese. Senza pensare male, vien facile dedurre che se il Milan sfida il Brescia senza tifosi bresciani nessuno se ne accorge, mentre se a San Siro si dovesse presentare la Roma senza tifosi al seguito in tanti urlerebbero al complotto e a un campionato falsato.

Senza dimenticare che, nonostante restrizioni e tessere del tifoso, la squadra di Ranieri muove sempre una bella fetta di pubblico, un movimento che va di pari passo con il numero degli zeri nella casella dell’incasso al botteghino.

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