Guerra in Ucraina

"Non è il momento per le elezioni". Zelensky allontana il voto in Ucraina

In un video-messaggio il presidente ucraino dichiara che non è possibile garantire lo svolgimento delle presidenziali nel marzo del 2024. E crescono i malumori per la lentezza della controffensiva di Kiev

"Non è il momento per le elezioni". Zelensky allontana il voto in Ucraina

Ascolta ora: ""Non è il momento per le elezioni". Zelensky allontana il voto in Ucraina: ecco perché"

"Non è il momento per le elezioni". Zelensky allontana il voto in Ucraina: ecco perché

00:00 / 00:00
100 %

Volodymyr Zelensky chiude alla possibilità del voto in Ucraina. "Adesso non è il momento di organizzare le elezioni", ha detto nel suo video-messaggio serale rispondendo alle voci sul probabile svolgimento delle presidenziali nel marzo del 2024. A suo giudizio, "ora gli ucraini dovrebbero pensare a proteggere lo Stato" e "non disintegrarsi" nelle polemiche politiche. "Questo è il momento della difesa, della battaglia, da cui dipende il destino dello Stato e del popolo e non è il momento per le elezioni", ha ribadito durante il suo intervento il presidente ucraino, eletto nel 2019 e il cui mandato è in scadenza il prossimo anno.

Tutte le elezioni, compreso il voto presidenziale, sono tecnicamente cancellate dalla legge marziale in vigore in Ucraina. A settembre, Zelensky si era comunque detto "pronto" a tornare alle urne in tempo di guerra "se la gente ne avesse avuto bisogno". Il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba aveva lasciato intendere che il leader ucraino stesse "valutando" l'opportunità di svolgere le presidenziali, al netto di alcune criticità, tra cui il voto dei soldati che combattono in trincea. "Non è che non voglia tenere le elezioni, ma tenerle nelle circostanze attuali richiederebbe un lavoro senza precedenti", ha aggiunto Kuleba sottolineando il rischio di trasformare i seggi elettorali in "bersagli perfetti per missili e droni russi".

Dopo l'invasione della Russia, l'indice di gradimento di Zelensky è salito alle stelle, ma il panorama politico del Paese è rimasto frammentato nonostante la forza unificante della guerra. L'ex consigliere presidenziale Oleksiy Arestovych ha annunciato questa settimana che si candiderà contro il suo ex capo, dopo aver criticato Zelensky per la lentezza della controffensiva ucraina che si è a malapena mossa in quasi un anno. Come rivela un sondaggio del Kyiv International Institute of Sociology citato dal New York Times, la fiducia nel presidente, sebbene ancora condivisa dalla maggioranza degli ucraini, è scesa dal 91% di maggio al 76% in ottobre. Zelensky è tornato a incontrare regolarmente i leader occidentali per cercare di assicurarsi maggiori difese aeree e scongiurare la stanchezza internazionale per il conflitto, che dura ormai da più di 600 giorni.

Una guerra, quella tra Russia e Ucraina, che si combatte parallelamente a colpi di urne. Nel 2024, il voto è infatti un appuntamento anche per Vladimir Putin che, differentemente da Zelensky, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito. Sei fonti anonime hanno riferito a Reuters che il presidente russo intende candidarsi per un quinto mandato nel marzo prossimo, puntando a rimanere in carica almeno fino al 2030. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov per ora smentisce. "Putin non ha rilasciato alcuna dichiarazione in merito", ha commentato con l'agenzia di stampa russa Tass aggiungendo che "non è stata ancora annunciata una campagna elettorale".

Nel 2020, Putin ha firmato una riforma costituzionale che gli consente di aggirare il limite di due mandati presidenziali consecutivi dandogli la possibilità di candidarsi alle presidenziali del 2024 e, in teoria, anche a quelle del 2030.

Commenti