Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan non ha mai nascosto di essere dalla parte dei terroristi palestinesi, ma ora ha fatto un passo in più verso il sostegno alla causa dei macellai del 7 ottobre. Il leader di Ankara ha infatti rivelato che “più di 1000 membri di Hamas” stanno ricevendo cure in Turchia per le ferite subite a seguito degli scontri con l’esercito israeliano.
Erdogan lo ha rivelato durante una conferenza stampa congiunta con il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis. “Hamas è un'organizzazione di resistenza le cui terre sono state occupate dal 1947 e che ha protetto le proprie terre dopo l'occupazione. Non vedo Hamas come un'organizzazione terroristica, al contrario, vedo Hamas come un gruppo che lotta per proteggere le proprie terre e il proprio popolo”, ha aggiunto, sottolineando di ritenere “crudele” parlare di terrorismo ad opera dell’organizzazione palestinese dopo “che sono morte 40mila persone a Gaza. Certo, Hamas uccide, ma allora dovremmo parlare di terrorismo anche per chi fornisce le armi per il massacro in corso a Gaza”. Il presidente turco ha anche ribadito il suo sostegno alla creazione di uno Stato palestinese entro i confini del 1967.
Prima dell’incontro con Mitsotakis, inoltre, Erdogan ha lodato il passo fatto da Hamas verso un accordo di pace con l’approvazione da parte dell’ufficio politico del movimento islamista della proposta di tregua avanzata da Egitto e Qatar, per poi criticare duramente il premier israeliano Benjamin Netanyahu. “Hamas ha compiuto un passo davvero fondamentale verso un cessate-il-fuoco permanente. La risposta dell'amministrazione Netanyahu, tuttavia, è stata quella di attaccare gli innocenti di Rafah”, ha dichiarato in un discorso al World Muslim Scholars Consultation Summit di Istanbul. “Abbiamo visto che coloro che si definiscono terra della libertà improvvisamente sono passati al fascismo quando sono in gioco gli interessi di Israele. Ogni principio, regola e linea relativa ai diritti umani e alle libertà è stata calpestata davanti agli occhi del mondo”.
Parole estremamente dure, queste, dirette esplicitamente verso gli Stati Uniti, la guida della Nato di cui anche la Turchia fa parte. Le dichiarazioni di Erdogan, unite alle rivelazioni sui palestinesi feriti in cura negli ospedali del Paese, potrebbero avere serie conseguenze per lo status di Ankara all’interno del blocco occidentale.
Diverse nazioni del Patto, tra cui gli stessi Usa, il Regno Unito e l’Unione europea, considerano infatti Hamas un’organizzazione terroristica e il fatto che il sultano abbia ammesso di fornirle diretto sostegno nel suo sforzo bellico rende ancora più problematica la presenza della Turchia all'interno dell'Alleanza che, sulla carta, difende valori contrari a quelli incarnati dal movimento di Gaza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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